venerdì, Marzo 29, 2024

Hackaton, Capodimonte teatro della sfida tra geni a colpi di app

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Capodimonte: la Reggia ha fatto da cornice al Big Hack (la “sfida” tra geni informatici per il futuro del digitale).

Nel weekend appena trascorso, il Salone delle Feste del Museo di Capodimonte ha visto la HackNight@Museum, una vera e propria maratona digitale che ha visto sfidarsi sviluppatori, designer e comunicatori a colpi di app.

Come riportato da “Il Mattino”, la kermesse ha visto team di ragazzi provenienti da tutto il mondo, per un totale di circa 250 partecipanti (di cui 25 donne, dato in crescita), che si sono sfidati senza un attimo di tregua in una competizione lunga 28 ore. Lo scopo era quello di dare una risposta alle esigenze del mondo digitale in ambito imprenditoriale e ricercare soluzioni che semplifichino la vita quotidiana di tante persone. I vari “challenge” sono stati lanciati dalla Regione Campania, Almaviva, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Cisco, Eni, RFI, P&G, TIM WCAP, Tecno, WWF Oasi.

Geni della programmazione informatica di tutto il mondo hanno dato il meglio di sé. Tra i vari esempi, basti pensare al gruppo che ha realizzato un’ app tale da permettere di informare gli investitori su tutte le caratteristiche delle zone economiche strategiche della Regione Campania: il team era composto da una ragazza romena, due russi, un austriaco e un napoletano. Non è una barzelletta, ma si tratta di studenti della Apple Academy di San Giovanni a Teduccio. Tante le app create: da quelle al servizio delle industrie, a quelle rivolte ai cittadini che la mattina hanno difficoltà a scegliere cosa indossare per andare a lavoro (il cosiddetto virtual fashion assistent).

Fino a un’app sulla fruizione del Real Bosco. Uno dei team ha infatti programmato un’applicazione che consentirà ai visitatori di scegliere il proprio percorso, localizzare se stessi, calcolare la durata del tragitto e segnalare punti di criticità all’interno del bosco, come ad esempio un pericolo di caduta alberi. “Sono convinto che il futuro dei beni culturali passi necessariamente attraverso la digitalizzazione dei suoi contenuti – ha detto Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte – sono contento di ospitare per il secondo anno una manifestazione come Hackaton perché stiamo puntando molto su questo”.

Foto in evidenza: pagina FB “Museo e Real Bosco di Capodimonte”

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