di Maria Sordino – Molti giovani, oggi, preferiscono “relazionarsi” con la tecnologia, che è ormai parte integrante della loro vita di tutti i giorni, piuttosto che con gli altri coetanei: è questo un fenomeno specchio dei nostri tempi, che per alcuni sta assumendo i connotati di un vero e proprio nuovo status e che impatta anche sulla lingua parlata. Un nome che li identifichi? Hanno cominciato a chiamarli Nerd.
Nerd è un termine che deriva dalla lingua inglese, dalle origini controverse. Alcuni ritengono che derivi dal contrario di drunk, ubriaco e che sia l’acronimo di Northern Electric Research and Develepoment. Viene usato per indicare gli amanti della tecnologia e di tutto ciò che si discosta dalle attività più popolari.
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Secondo gli esperti, la prima volta in cui comparve la parola “Nerd” fu nel 1950, in un libro del Dr. Seuss, scrittore e fumettista statunitense, “If I Ran The Zoo”, dove era semplicemente il nome di uno degli animali immaginari della storia, un cane canuto con una maschera rossa da eroe e non aveva, ovviamente, alcuna correlazione con la tecnologia. Poi negli anni 90, il concetto di Nerd iniziò ad avere delle vere e proprie accezioni positive nel mondo dei tecnici e appassionati di computer, in modo da descrivere in maniera fantasiosa una persona tecnicamente preparata. Si parlava di Nerd per indicare anche le persone che avevano avuto dei successi nel mondo degli investimenti.
Bill Gates è stato definito Nerd, ma anche Linus Torvalds, l’inventore di Linux, affermò di essere stato un Nerd.
Il protagonista, Richard Hendricks, ha i tratti tipici del Nerd: è un programmatore insicuro, timido e molto solitario, che affronta numerosi problemi nella giungla della Silicon Valley, insieme ad un gruppo di amici “coder”, che condividono tra loro molte peculiarità della sottocultura Nerd. Singolare è la figura femminile di Nerd rappresentata da Velma Dinkley nella serie animata Scooby Doo.
Lo stereotipo del Nerd è arrivato anche da noi in Italia dove i ragazzi, che tendono a isolarsi dagli altri, hanno cominciato a essere etichettati con questo nome: così è successo che la correlazione tra nerd e l’idea che un nerd è in realtà qualcuno che ha uno stile di vita poco in linea con la maggioranza dei coetanei, tra gli adolescenti si è diffuso con gran velocità.
Eppure, non è stato inventato niente di nuovo. Se, da un lato, nella cultura giovanile italiana, da sempre viene apprezzata la figura del ragazzo brillante, inserito socialmente e attraente, il cosiddetto “fico” o “figo”, dall’altro viene definito “secchione” il coetaneo sempre con la testa in fuga tra le pagine dei libri e poco propenso alla vita sociale, dunque poco comunicativo e impacciato, che si guadagna così l’appellativo di “sfigato” perché “poco appetibile” dall’altro sesso.
Che si isoli per lo studio o che si isoli per completare un livello dell’ultimo videogioco sullo smartphone, il passo a chiamarlo Nerd anche da noi è stato veramente molto breve.
Articolo pubblicato il: 31 Dicembre 2016 15:49