venerdì, Aprile 19, 2024

Teatro Elicantropo, Carlo Cerciello ha presentato i titoli del prossimo cartellone

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Il direttore artistico Carlo Cerciello, ha presentato i temi ed i titoli del prossimo cartellone del Teatro Elicantropo.

NAPOLI – Senza venire meno all’ormai tradizionale predica politico-sociale d’inizio stagione, è stato il direttore artistico Carlo Cerciello, ad annunciare i temi ed i titoli del prossimo cartellone del Teatro Elicantropo.

Una programmazione come al solito ispirata oltre che ai giovani, ad un teatro di impegno civile, che anche quest’anno vedrà lo spazio di vico Gerolomini denuciare le tragedie dei nostri tempi e combattere contro una nazione allo sbando.

“Con il 2018 – ha detto Cerciello – ci siamo risvegliati in un’Italia dalla vocazione fascista. Mai potevamo immaginare di trovarci dinanzi a qualcosa di così pericoloso.  Il teatro è politica e credo che abbia il dovere di osservare con giudizio critico il presente. Io non accetto di vivere in un paese come il nostro perchè temo le minoranze capaci di trasformarsi in dittatura. Stiamo subendo un’ondata di assoluta ignoranza, ecco perchè ho viva la voglia di comunicare qualcosa al prossimo”.

Ed è stato con le dure premesse del suo direttore artistico, che il teatro Elicantropo ha ben ribadito la sua linea programmatica da sempre tesa alla drammaturgia contemporanea, alla formazione ed alla valorizzazione di giovani talenti artistici attraverso il Laboratorio Teatrale e il progetto di Perfezionamento Professionale 2018/2021, recentemente riconosciuto dal Mibact.

A inaugurare la stagione ci ha pensato Carlo Cerciello, con “Terrore e miseria del Terzo Reich”, di Bertolt Brecht, coprodotto da Teatro Elicantropo e Elledieffe, nell’ambito del progetto Ministeriale dedicato agli allievi ed ex allievi del Laboratorio Teatrale Permanente. Dedicata al maestro Gennaro Vitiello, la stagione dell’Elicantropo registerà la presenza di molti esponenti della drammaturgia nazionale.

Tra i tanti spettacoli in programma, il pubblico potrà trovare “Io so e ho le prove”, scritto e diretto e interpretato da Giovanni Meola, tratto dall’omonimo libro di Vincenzo Imperatore; “Ballerina” la favola nera per adulti tratta da un racconto di Patricia Highsmith con  Carlo di Maio, Sergio Cristofani e Davide Di Lecce, per la regia di Iolanda Salvato ed “Orfeo – Piombato Giù” di Cristian Izzo, che con Roberto Azzurro attore e regista proporrà delle incursioni da Rilke, Nitzsche, Pavese, Savinio e Azzurro. A partire da dicembre, sarà la volta di “Pinuccio” di e con Aldo Rapè ed ancora di “Moby Dick- La bestia dentro”, tratto da Melville, con Stefano Sabelli e Gianmarco Saurino alle prese con il testo e la  regia dell’apprezzato e giovane Davide Sacco.

Ultimo appuntamento di dicembre, sarà quello con  “Fosco – Storia de nu matto”, scritto, diretto e interpretato da Peppe Fonzo, con le musiche di Flavio Feleppa.  Ad inauguare il nuovo anno ci penserà lo spettacolo “Audizioni” dalle raccolte In her shoes e Baggage di Gloria Calderón Kellett, con Fabiana Fazio, Mariachiara Falcone, Ianua Coeli Linhart, Cecilia Lupoli e Sefora Russo, per la regia di Carlo Cerciello.

Seguiranno, “Sincopi, deliqui, infarti e altri mancamenti” (Cechov fa male) di e con Sergio Basile e con Claudia Natale, per la regia di Sergio Basile; “A number di Caryl Churchill con Giuseppe Pestillo e Massimo Rigo; “ Game Over” di e con Sergio Savastano e Federico Torre; “Quatt’ manc’ tre” da Ionesco con la drammaturgia di Mauro De Simone; “Conferenza sulla pioggia”  tratto  Juan Villoro, con Gregorio Maria De Paola, per la regia di Agostino Pannone ed “Alla ricerca del tempo vissuto”, una finestra sull’opera di Gennaro Vitiello collegata al bando di concorso dedicato alla figura del grande attore e  regista italiano.

Infine, Ménage à trois” con il  soggetto di Daniele La Torre e Pilar Peñalosa López, il ritorno di “Scannasurice” di Enzo Moscato, pronto per il Piccolo di Milano,  con Imma Villa e la regia di Carlo Cerciello  ed “Oltre la linea” con i suoi  percorsi di danza contemporanea.

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