giovedì, Aprile 25, 2024

“Alla tavola dei Borbone” prima tappa nell’Antica Pizzeria Port’Alba

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Prima tappa per il progetto “Alla tavola dei Borbone” che giunge nell’Antica Pizzeria Port’Alba. La nascita della Pizza Napoletana è legata alla sua Terra, la Campania e le prime notizie sulla sua nascita risalgono alla metà del 700 con Vincenzo Corrado. Scrisse un trattato sulle abitudini alimentari della città di Napoli, in cui osservò come fosse costume del popolo, condire la Pizza ed i Maccheroni con il pomodoro, un’associazione di ingredienti molto fortunata.

Queste osservazioni costituiscono la data di nascita della Pizza Napoletana, che divenne un fenomeno esclusivo della città. Verso la seconda metà del 900 si diffusero le Pizzerie in tutto il mondo. La prima pizza napoletana è stata la marinara, ma la classica per eccellenza risulta essere la pizza con la mozzarella e pomodoro. Più tardi intorno al 1889 data storica per la pizza napoletana, la Regina Margherita di Savoia fece venire a corte, alla Reggia di ren1Capodimonte, il pizzaiolo Raffaele Esposito per fargli preparare delle pizze. Questi preparò tre tipi di pizza diversi che si mangiavano all’epoca: una farcita con strutto, pecorino e basilico (detta Mast’ Nicola); l’altra con pomodoro e pesciolini (Pizza Marinara); ed infine con pomodoro e mozzarella. Da quel momento, in onore della regina che mangiava il cibo del popolo, i Napoletani chiamarono la pizza con la mozzarella pizza Margherita. La storia della Vera Pizza Napoletana ci riempie il cuore. E’ un mix di amore, passione e fantasia. Sono gli ingredienti che usa il Maestro Gennaro Luciano della famosa Pizzeria, Port’Alba, insieme a farina, acqua, sale e lievito. Sono ingredienti pochi ed essenziali, come quelli che servono per preparare il pane. Il risultato è nelle sue mani, di chi sa roccotrasformare un semplice impasto nella specialità più gustosa ed amata in tutto il mondo. Il Maestro Gennaro Luciano è il depositario di una sapienza antica, di una tradizione che è parte della nostra cultura napoletana.La sua passione la si può notare osservandolo mentre fa la lavorazione della pasta, la lievitazione, la cottura, tutte operazioni che risaltono il suo impegno, attenzione, rispetto per il palato del suo cliente. Martedi’ 29 novembre nella sua Antica Pizzeria Port’Alba, si è svolto il primo evento della manifestazione “Alla tavola dei Borbone” dedicato alla Pizza Borbonica (1830). Il progetto presentato dall’Istituto di Comunicazione Pubblica in ren3collaborazione con la rivista online “La Buona Tavola” con il Patrocinio del Comune di Napoli, Regione Campania e Sviluppo Campania, nonché di Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, mira a coniugare la scoperta di luoghi borbonici con le pietanze del ‘700 e dell’ 800 napoletano, attraverso le ricette di Vincenzo Corrado detto il Cuoco Galante per l’opera omnia di cui è stato autore, e Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino con il trattato su Cucina teorico-pratica e l’appendice alla seconda edizione dal titolo Cucina Casarinola co la lengua napoletana. Alla serata sono intervenuti il Dott. Tommaso Esposito medico e collaboratore de “Il Mattino” e ren2“Pignataro Wine Blog”, e Il Presidente dell’Associazione Pizza Verace Napoletana Antonio Pace. L’evento Pizza Borbonica, primo di cinque appuntamenti, ha proposto ai palati dei buongustai,i sapori della pizza di ieri, quella tanto amata dai Borbone. Alla stregua della ricostruzione storica sulla nascita della pizza che fa risalire all’epoca borbonica la creazione del forno all’interno della Reggia di Capodimonte da parte di Ferdinando II nel 1832, ancor prima dal padre Ferdinando I la frequentazione della pizzeria di ‘Ntuono a Santa Teresa degli Scalzi. Sono state proposte sui tavoli di Pizzeria Port’Alba quattro pizze storiche: La “Mastunicola” preparata con farina di tipo 1( semintegrale) sugna, pecorino basilico e pepe. “Due costiere” preparata con farina di tipo 0 pomodorino giallo del Piennolo del Vesuvio ren10DOP, mozzarella di bufala campana DOP mozzata a mano, colatura di alici, limone di Sorrento, olio EVO extra vergine, secolari premuti a freddo e basilico. “Vesuvio e il Golfo” preparata con farina di tipo 0, pomodorino rosso del Piennolo del Vesuvio DOP , alici di menaica, olio extra vergine di olivi secolari premuti a freddo. “Ferdinando” preparata con farina di tipo 0 con pomodoro San Marzano DOP e mozzarella di bufala campana DOP, olio extra vergine di olivi secolari premuti a freddo e basilico. Accompagnate dai vini di “Cantina Borbonico” fornitore ufficiale della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie con l’Aglianico, Falangina e il Fiano, e dai vini del Consorzio Tutela Vini del Vesuvio con Vini Lacryma Christi delle cantine Tenuta Augustea Vini Nocerino, Fiore Romano Vini, Territorio de’ Matroni, Cantine Scala,Sorrentino Vini, De Falco Vini, Casa Setaro , Vigna Pironti. In chiusura dolci tipici della tradizione borbonica : la Pastiera e la ren11Sfogliatella riccia, delizie antiche che ancora oggi emozionano all’assaggio. Alla serata sono state presenti con i loro prodotti le aziende: Azienda Agricola Il Cortiglio con olio di ulivi secolari Caseificio La Marchesa con mozzarella di bufala campana DOP, Molino Polselli con farina di tipo 0 e di tipo 1, La Torrente con pomodoro San Marzano DOP e pomodorino giallo del Piennolo del Vesuvio DOP, Birrificio Borbonico. Pasticceria Napoletana Armando Scaturchio con Sfogliatelle e Pastiera.

Dott.ssa Patrizia Zinno

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