Napoli Pride 2023 si conclude con grande successo dopo una settimana che ha avuto come cuore delle attività il Real Albergo dei Poveri dove è stato allestito il primo Pride Park.
Ieri in corteo circa 200mila persone composte e ordinate, piene di allegria ed entusiasmo. Sono partiti da piazza Dante e hanno attraversato il cuore della città per arrivare sul Lungomare dove, alle 21, si è svolto lo spettacolo finale con la partecipazione di vari artisti trai quali Anna Tatangelo, madrina dell’evento, Paola Turci e Andrea Sannino.“Abbiamo sostenuto e sosteniamo fortemente il Pride. Napoli è stata sempre città dell’accoglienza dal punto di vista culturale. La diversità a Napoli è stata storicamente un grande valore e noi continuiamo su questa linea”, ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“E sul tema della trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, ha aggiunto: “Non è un aspetto burocratico, ma è il riconoscimento di un diritto e del valore dei bambini. Abbiamo chiesto al Governo di fare una legge quadro che consenta finalmente di poter riconoscere questi diritti che sono acquisiti e che devono andare al di là delle posizioni ideologiche.““Non è sufficiente un solo giorno –ha dichiarato l’assessora alle pari opportunità Ferrante– per manifestare per i diritti civili fondamentali, tuttora – se non completamente riconosciuti – addirittura negati; è bene che se ne parli continuamente. Da Napoli sono partite iniziative come le prime case di accoglienza per le vittime di violenza, in città metropolitana si sono aperti tantissimi punti di ascolto. Questa la direzione della quale dobbiamo andare perché in ambito statale vengano riconosciuti definitivamente i diritti civili di tutti”
“Quest’anno abbiamo scelto il claim “Tutta n’ata storia” perché Napoli è una città, centro e cuore del Mediterraneo, d’inclusione e contro ogni forma di odio e d’intolleranza. –ha detto il presidente di Arcigay Napoli Antonello Sannino– In questo momento storico è fondamentale il Pride non solo per le persone lgbt+ ma per tutti e per tutte: è una forma di resistenza e, come direbbe Boldrini, le resistenze si fanno per chi c’è, per chi non c’è, e persino per chi è contro. Un giorno si capirà il valore del Pride come strumento di tutela della democrazia tutta.“