martedì, Aprile 16, 2024

Sudan: Noura Hussein, sposa bambina, annullata la pena di morte

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Maria Sordino
Maria Sordinohttps://www.2anews.it
Maria Sordino - cura la pagina della sanità, sociale, attualità, è laureata in Scienze Biologiche, scrittrice.

Annullata in Sudan la condanna a morte contro Noura Hussein, la sposa bambina sudanese accusata di aver ucciso il marito. 

La donna, sposa bambina, di origini sudanesi era stata giudicata colpevole di omicidio premeditato per aver ucciso, con un atto di autodifesa, Abdulrahman Mohamed Hammad, l’uomo che era stata costretta a sposare a 16 anni e che l’aveva stuprata.

(leggi anche https://www.2anews.it/spose-bambine-14enne-tenta-il-suicidio-per-sottrarsi-al-matrimonio/.html).

La corte d’appello ha annullato la sentenza di morte e condannato Noura a cinque anni di prigione più una multa. La pena detentiva è scattata dalla data del suo arresto nel maggio 2017. La giovane sarà costretta a pagare 337.500 sterline sudanesi, circa 7.200 euro.

Sudan: Noura Hussein, sposa bambina, annullata la pena di morte

La condanna a morte di Noura aveva suscitato indignazione ed era stata fortemente osteggiata con una campagna internazionale chiamata “Justice for Noura”, sostenuta da Amnesty International.

L’annullamento della condanna a morte è un fatto assai positivo ma ora occorrono riforme per assicurare che non vi saranno più casi come quello di Noura” ha dichiarato Seif Magango, vicedirettore di Amnesty International per l’Africa orientale, il Corno d’Africa e la regione dei Grandi laghi. “Resta inoltre il fatto che cinque anni per una vittima di un attacco brutale da parte del marito sono una condanna sproporzionata”, ha aggiunto Magango.

In Sudan, la legge consente il matrimonio di bambine di età superiore ai 10 anni. L’Onu ha sollecitato il Paese africano a modificare le sue leggi per criminalizzare la violenza domestica e lo stupro coniugale.

LA STORIA DI NOURA

Noura Hussein è in carcere dal maggio 2017. Quando aveva 16 anni suo padre e il futuro marito sottoscrissero il contratto di matrimonio. La cerimonia si svolse nell’aprile 2017, alla fine del compimento degli studi superiori.

Lei non voleva consumare il matrimonio con una persona che non aveva scelto. Per stuprarla, suo marito si fece aiutare da due fratelli e un cugino per tenerla ferma. La seconda volta che cercò di stuprarla, Noura si difese con un coltello. L’uomo morì per le ferite riportate. Lei corse dai genitori per raccontare l’accaduto, ma il padre la consegnò alla polizia.

La condanna a morte inflitta a Noura Hussein in primo grado si era basata su una legge del 1991 che non riconosce lo stupro coniugale.

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