Cultura & Spettacolo

Storia e Storie di Libero Bovio “Il Cantore di Napoli” alla Casina Pompeiana

Mercoledì 5 luglio alle ore  19.00, presso la  Casina Pompeiana della Villa Comunale di Napoli, alla Riviera di Chiaia, è in programma lo spettacolo “Il Cantore di Napoli” dedicato a Libero Bovio.

Con un progetto di MARILENA GAGLIOTTI e la collaborazione di GENNARO MONFORTE, mercoledì 5 luglio alla Casina Pompeiana della Villa Comunale di Napoli, è previsto un interessante spettacolo, con la direzione musicale GIOVANNI LEONETTI, dedicato ad uno dei più grandi e celebri autori della Canzone Classica Napoletana, Libero Bovio, i cui versi delle sue celeberrime canzoni hanno accompagnato e ancora accompagnano la vita culturale e, un tempo, magica e intramontabile, delle nostra città partenopea.

Se dovessimo ricercare scientificamente le origini della poesia e della musica napoletana, di certo si potrebbe dire che la loro nascita….avviene grazie al sole! Tutto il mondo conosce  “Napoli” e forse oggi ancora di più, per ovvie ragioni, come il paese d’’o Sole  (….O’ paese  d’’o   Sole”!)  ma forse non sa che il sole che sorge a Napoli è una inesauribile fonte di ispirazione per poeti e cantanti di tutti i tempi, come in nessun altro posto al mondo è possibile.

Libero Bovio insieme a Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, E.A. Mario, Edoardo Nicolardi e tanti altri, è stato senza dubbio uno dei massimi artefici della cosiddetta “epoca d’oro” della Canzone Classica Napoletana, unica al mondo, irripetibile e intramontabile, anche se a tutt’oggi la questione delle origini della canzone napoletana è ancora irrisolta.

Tuttavia la tendenza più comune probabilmente è legata ai canti delle lavandaie del Vomero, quelle di Antignano, oggi un famoso mercato della zona, che risalendo la verde (una volta) collina del Vomero, intonavano il famosissimo Jesce sole, esce sole – non te fa chi sospira! – Siente maje che le figliuole – hanno tanto da prià? Un canto, questo, che risale però all’epoca di Federico II di Svezia e che forse non ha alcuna attinenza con il canto delle lavandaie del Vomero.

Più tardi, nel XV secolo, è Alfonso D’Aragona che istituisce a Corte la prima Scuola musicale ufficiale, e così da Napoli inizierà a diffondersi in tutta Italia. La tradizione popolare si diffonderà poi con maggiore incisività tra il XVII e XVIII secolo, attraverso musicisti del calibro di Paisiello, Pergolesi e Cimarosa; di quest’ultimo poi voglio ricordare la bellissima e struggente ‘A Serenata ‘e Pulecenella, che spesso viene confusa con quella altrettanto celebre e struggente di Libero Bovio ed Enrico Cannio, che si ispirarono proprio a questa (dello stesso Cimarosa), ma che racconta però il mortificante declino di un guappo di quartiere, il cui innamoramento di una bellissima donna l’ha ridotto alla stregua di “Pulcinella”.

Pertanto questo spettacolo si propone di condurre il pubblico in un viaggio attraverso la vita del grande poeta citato, ripercorrendone alcuni dei momenti più salienti della sua vita, quando con intensità romantica ma anche struggente e passionale, senza saperlo immortalava la sua amata Napoli, attraverso le sue bellissime e commoventi poesie che, messe in musica, diventavano dei capolavori immortali che ancora oggi vengono intonati dal variegato e passionale popolo napoletano.

Una tradizione, questa, che va assolutamente salvaguardata, promossa e diffusa soprattutto tra i giovani, perché  affonda le radici nella tradizione più viva, ricca e antica di Napoli. Pertanto, con  GENNARO LEONETTI, voce, chitarra e mandolino, SARA DELLA TORRE, voce e chitarra, SILVANA CASOLARO, cantante e voce recitante e SILVANO MAFFEO, attore, si metterà un scena uno spettacolo che vuole promuovere e ricordare uno dei più antichi e unici miti della Canzone Napoletana. 

MERCOLEDI’  5  LUGLIO  ORE  19.00 –  CASINA POMPEIANA, VILLA COMUNALE, RIVIERA DI CHIAIA– NAPOLI 

Articolo pubblicato il: 4 Luglio 2023 12:21

Carlo Farina

Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.