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Stadio Collana, ancora incertezze sul futuro: verso la revoca della concessione alla Giano?

Stadio Collana: la Giano ha fatto il punto sul futuro dello storico impianto del Vomero (per cui restano ancora tante incertezze).

Ieri, venerdì 23 aprile, si è tenuta allo stadio Collana una conferenza stampa del concessionario Giano, in cui è stata fatta chiarezza sullo storico impianto del Vomero. La Giano, nel rispetto del contratto stipulato con la Regione Campania, ha finora aperto lo stadio agli agonisti, dando la possibilità di svolgere attività sportiva, in modo gratuito, alle scuole del quartiere, nonché a disabili e fasce deboli.

E’ stata rispettata, inoltre, la finalità sociale prevista dal contratto di concessione, a tal punto che è stata acclarata la disponibilità della Regione Campania per farne un hub vaccinale anti Covid 19, come d’intesa tra Coni Campania e Giano.

Tuttavia, il futuro sembra più che mai incerto, a partire dalla concessione: “Arrivano voci della revoca della concessione. Non ci fermeremo davanti alla politica. Attualmente i rapporti con la Regione Campania non sono idilliaci – spiega l’imprenditore Paolo PagliaraLa Giano ha promesso di essere puntuale e veloce nei lavori. Un anno e mezzo fa volevamo iniziare i lavori della tribuna ma in base al cronoprogramma regionale bisognava procedere congiuntamente. Non possiamo andare avanti senza l’autorizzazione regionale”. Come riporta “Il Mattino”, le sorti del Collana stanno a cuore a tutto lo sport napoletano, a cominciare dai suoi campioni più illustri, tra i quali Diego Occhiuzzi e Patrizio Oliva: “Intervengo insieme al mio socio Diego Occhiuzzi come rappresentante di Milleculure, che ha chiuso tempo fa un accordo con la Giano, per fare attività sportiva (pugilato e scherma) – sottolinea il campione olimpionico di Mosca 1980 – Rappresentiamo il nostro dispiacere, perché i ritardi dei lavori stanno danneggiando lo sport. La sedentarietà, il sovrappeso e la depressione i danni causati dal Covid 19 ai bambini.

Ci sono settori della nostra vita come lo sport, la ricerca medica, la sanità, la solidarietà, dove la politica non deve assolutamente entrare. Lo sport è fondamentale per il benessere delle persone”.

Dal punto di vista burocratico, la situazione è la seguente: “Sono passati 500 giorni, abbiamo inviato 12 pec e un atto stragiudiziale nei confronti della Regione per inadempienze. Il commissario ad acta, Pasquale Manduca, non è mai venuto al Collana -prosegue Pagliara – Abbiamo fatto tutti gli interventi richiesti dalla Regione Campania e ad oggi veniamo continuamente attaccati. Ci difenderemo fino alla morte, pur di vedere l’impianto terminato in ogni sua parte. Il presidente Vincenzo De Luca venga al Collana per verificare gli interventi realizzati e i progetti futuri”.

L’unica cosa certa è dunque, ancora una volta, l’incertezza sulle sorti dello stadio Collana, impianto che, prima dell’avvento del San Paolo (oggi Diego Armando Maradona), fu tra l’altro la cornice delle prodezze di tanti campioni del Calcio Napoli (come Vinicio e Bruno Pesaola).

Articolo pubblicato il: 24 Aprile 2021 11:43

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.