giovedì, Marzo 28, 2024

Stabilimento Whirlpool di Napoli: partite le prime lettere di licenziamento

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Stabilimento Whirlpool di Napoli: partite le prime lettere per la procedura di licenziamento per 320 lavoratori. Fiom-Cgil: “La lotta proseguirà fino a quando lo stabilimento di via Argine non riprenderà a produrre”.

Sono partite le prime lettere di licenziamento per i 320 operai Whirlpool di Napoli, arrivate dopo la decisione della multinazionale americana di avviare il licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di via Argine.

Nelle lettere l’azienda precisa che per i lavoratori licenziati “restano confermate le offerte di un incentivo all’esodo pari a 85mila euro lordi”, in alternativa a un trasferimento presso l’unità produttiva di Cassinetta di Biandronno (Varese). Una scelta che i lavoratori potranno fare entro il prossimo 30 novembre.

Intanto, è arrivata la sentenza del Tribunale di Napoli sulla causa intentata da Fim Fiom e Uilm alla multinazionale per illegittimità dei licenziamenti: ricorso respinto.

La tracotanza di Whirlpool non ha limiti. La multinazionale, contravvenendo agli impegni presi, ha inviato le prime lettere di licenziamento alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento partenopeo di via Argine. Questo ennesimo atto di arroganza arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim Fiom Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana.Stabilimento Whirlpool di Napoli: partite le prime lettere di licenziamento A dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana. A giorni il Governo dovrà convocarci con i Ministri al Lavoro e dello Sviluppo economico che dovranno assumersi la responsabilità di costruire un percorso per dare continuità occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. Un percorso che scongiuri i licenziamenti, che per noi sono inaccettabili.

La lotta proseguirà fino a quando lo stabilimento di via Argine non riprenderà a produrre. Non abbandoneremo mai le lavoratrici e i lavoratori”, dichiarano in una nota congiunta Barbara Tibaldi (segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico) e Rosario Rappa (segretario generale Fiom-Cgil Napoli).

Ieri l’ennesima fumata nera al Mise, con nuove accuse dalle organizzazioni dei metalmeccanici all’azienda e al governo.

Nella giornata di oggi, giovedì 4 novembre, dalle ore 9 è in corso di svolgimento un’assemblea di fabbrica degli operai, mentre i sindacati hanno proclamato uno sciopero di due ore a fine turno a Cassinetta.

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