Milik segna ad inizio partita ma il Calcio Napoli si fa sorprendere e subisce il pareggio di Krunic. Palo di Ruiz nella ripresa e due occasioni per Milik non bastano per vincere la partita.
Era una occasione da non perdere, quella che ti capita davvero una sola volta davanti e non c’è nulla che dovrebbe fermarti… se sei davvero all’altezza di competere per lo scudetto.
Clamorosi i pareggi di ieri della Juventus a Lecce e dell’Inter in casa contro il Parma: con una vittoria il Calcio Napoli tornerebbe in corsa andando a 4 punti dalla Juventus ed a 3 dall’Inter. Senza calcolare l’Atalanta che meritatamente occupa il terzo posto.
Ancelotti non può non tenere conto del grande impegno di coppa e dei prossimi impegni che vedranno gli azzurri contro Atalanta, Roma e Salisburgo. Eppure ne cambia solo tre (portiere compreso) rispetto alla coppa: Ospina, Elmas e Zielinsky.
Questo l’undici iniziale: Ospina, Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo, Malcuit, Allan, Zielinsky, Elmas, Insigne, Mertens, Milik.
Occasione per Elmas a centrocampo mentre Luperto è confermato visti i tantissimi infortuni in difesa.
Al 3′ la Spal coglie la traversa su punizione di Petagna.
Al 9′ il vantaggio del Calcio Napoli con Milik:
azione di Allan che al limite serve il polacco. Solito bel tiro di sinistro e Berisha è battuto.
La partita, a questo punto, sembra in discesa per il Calcio Napoli al quale basterebbe non commettere errori e controllare gli attacchi di una squadra, che in otto giornate, ha dimostrato di essere molto poco efficace nella fase offensiva.
Errore in disimpegno di Luperto: sul cross basso bell’inserimento di Krunic. E’ l’1-1
L’unica cosa che non doveva sbagliare il Calcio Napoli, la snbaglia. Luperto, sulla fascia, quindi non nella sua posizione, invece di calciare lontano, cerca la giocata su Insigne. Anticipo netto e cross basso al centro dell’area dove, ovviamnete, mancava Luperto. Ottimo l’inserimento di Krunic che non lascia scampo a Ospina.
Al 34′ grande occasione per il Calcio Napoli: da Insigne a Mertens che potrebbe calciare ma serve Milik. L’attaccante viene anticipato da un difensore a portiere ormai battuto.
Al 37′ l’arbitro assegna un rigore al Calcio Napoli per fallo di mano di Vicari su cross a volo di Mertens. Dopo controllo al VAR, il rigore viene annullato.
Inutile scendere in polemiche: ormai è chiaro che la regole semplice, pur se esagerata, di inizio campionato, ormai viene lasciata all’interpretazione degli arbitri e, spesso al discutibile arbìtrio. Perchè l’arbitro oggi sia andato al VAR mentre domenica scorsa in Juventus Bologna no, è, ancora una volta, incomprensibile.
Ma non è certo per colpa del rigore non dato che il Calcio Napoli non ha vinto: la squadra di Ancelotti è apparsa, ancora una volta, non continua nella fase offensiva e, come al solito, la prestazione di molti calciatori è apparsa al di sotto delle aspettative. Ne parleremo dopo.
Nella ripresa il Calcio Napoli domina la gara senza, però, mai imprimere un ritmo devastante.
Al 50′ anzi, è la Spal ad andare vicino al gol su azione di calcio d’angolo. Solo una super parata di Ospina evita il gol.
Al 52′ entra Fabian Ruiz per Elmas. Ottimo l’impatto dello spagnolo sulla partita: il centrocampo è più lucido e le azioni appaiono più veloci. La prova di Elmas è, purtroppo, al di sotto della sufficienza: il macedone non incide nè lascia il segno nè in fase difensiva nè in appoggio agli attaccanti.
Al 60′ è proprio Ruiz che calcia dal limite e solo una deviazione di testa di un difensore evita il gol.
Secondo cambio nel Calcio Napoli al 68′: esce Malcuit per infortunio. Al suo posto Callejon.
Ennesimo infortunio per un difensore: Ancelotti non ha più terzini.
L’ultima mossa di Ancelotti è al 71′: fuori Mertens, oggi, piuttosto evanescente, per Llorente.
Nell’ultimo quarto d’ora il Calcio Napoli stringe d’assedio la porta avversaria e crea tre ottime occasioni: al 73′ clamoroso palo di Ruiz dopo un fantastico velo di Milik. Lo stesso polacco al 78′ ed al 80′ tira due volte verso la porta di Berisha che compie due ottime parate.
L’ultima occasione capita a Llorente su cross del solito Milik al 95′: il colpo di testa va alto.
Si chiudono, forse definitivamente a Ferrara, le speranza di agganciare il treno scudetto: l’occasione era troppo ghiotta non solo per la classifica ma soprattutto per il morale.
Troppi giocatori sotto la sufficienza e questo non aiuta la squadra a giocare un calcio bello e divertente, anzi. Personalmente ho visto un buon Napoli solo nel primo tempo contro il Brescia; poi solo sprazzi senza continuità.
Oggi merita un voto alto solo Milik mentre Fabian Ruiz va oltre la sufficienza per la grinta e la volontà nelle giocate. Sufficienti Allan e Di Lorenzo ed Ospina. Zielinsky praticamente non si è visto; Elmas non ha mai trovato una sistemazione in campo che potesse aiutare le sue doti. Malcuit poco propositivo. Luperto si è fatto notare purtroppo soprattutto per il gravissimo errore in disimpegno in occasione del pareggio. Insigne non tira mai e non incide con nessuna giocata. Ovvio che quando il centrocampo non incide, la squadra ne risente in maniera prepotente.
Lontani i tempi in cui la squadra non vinceva pur dominando, ma quella era la squadra creata sul gioco di Sarri, questa è la “creatura” ancora amorfa di Ancelotti che vive di giocate individuali e, quando si punta alla tecnica piuttosto che sul gioco collettivo, il rischio si raddoppia: non solo gli impegni consecutivi creano stanchezza mentale ma la possibilità che, alla lunga, squadre con un tasso tecnico più elevato se ne vadano in classifica è altissimo.
Ancelotti ha dichiarato di aver visto una buona partita da parte dei suoi ragazzi. Resto piuttosto perplesso da questa affermazione soprattutto considerando, come detto, la prestazione dei singoli. Sul perchè i giocatori non rendano al meglio c’è da fare, invece, una grande analisi. Colpa dell’allenatore, colpa degli impegni, colpa dei singoli? Intanto il Calcio Napoli è quarto in classifica e, forse, è meglio che inizi a guardarsi le spalle piuttosto che pensare a posizioni, fino a questo punto, giustamente, non occupate.
Mercoledì c’è l’Atalanta al San Paolo e poi la Roma all’Olimpico: sono sfide importantissime da non fallire per la classifica e per il morale.