giovedì, Aprile 25, 2024

A Portici il Progetto Searen, ragazzi non vedenti a lezione (tattile) di biologia marina

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Progetto Searen, ragazzi non vedenti a lezione (tattile) di biologia marina. Iniziativa con la Fondazione Dohrn presso il Centro Ricerche di Portici.

Il Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici ha ospitato una visita speciale: quella di 21 ragazzi ipovedenti e non vedenti dell’Istituto Colosimo di Napoli e del gemellato Institut National des Jeunes Aveugles (INJA) di Parigi.

A Portici il Progetto Searen, ragazzi non vedenti a lezione (tattile) di biologia marina

Gli ospiti del Centro ricerche hanno avuto la possibilità di fare una innovativa lezione di biologia marina, che prevedeva la conoscenza, attraverso il contatto diretto, di specie animali e vegetali.

 

Gli studenti hanno potuto capire attraverso il tatto come sono fatti gli organismi, ascoltando contestualmente le spiegazioni sulla loro vita in mare fornite dai biologi marini.

L’iniziativa rientra tra le linee guide del Progetto SeaReN a completamento del percorso di subacquea dei ragazzi del Colosimo ed è stata resa possibile dalla Fondazione Dohrn.

Con il Direttore Enzo Saggiomo e il Consigliere Antonio Miralto, in sinergia con il personale del Centro Ricerche Tartarughe Marine e Osservatorio del Golfo di Napoli e con i ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn Christophe Brunet,  Andrea Affuso, Francesco Terlizzi e Andrea Travaglini, la Fondazione Dohrn ha infatti predisposto la raccolta, la selezione ed il trasporto di organismi marini vivi che rivestono un ruolo importante in termini di Strategia Marina e cambiamenti climatici.

A Portici il Progetto Searen, ragazzi non vedenti a lezione (tattile) di biologia marina

L’esposizione della fauna marina è stata arricchita con reperti museali quali conchiglie, madrepore, spugne. Nell’inventario anche tartarughe marine imbalsamate e una mandibola di squalo tigre.

“Ringrazio tutti per aver regalato agli studenti la gioia non solo di ascoltare una splendida lezione sulla biologia e fauna marina, ma anche una esperienza tattile indimenticabile”, ha affermato Mariano Barbi del Progetto SeaReN.

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