venerdì, Aprile 19, 2024

Si parte al Teatro della Sanità con le sue nuove costellazioni

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Il Nuovo Teatro Sanità ha presentato la sua nona stagione chiamata “Nuove Costellazioni”. Ad inaugurare la nona stagione è stato Vincenzo Comunale con  “Definitivo3” e la sua comicità anglosassone.

Partendo dal pensiero di Grotowski «Il teatro non è indispensabile, serve ad attraversare le frontiere fra te e me» il Nuovo Teatro Sanità ha presentato la sua nona stagione. «Un cartellone- come ha singolarmente precisato il direttore artistico Mario Gelardi (nella foto con Carlo Geltrude) – che punta unicamente su autori ancora vivi».

«Presentiamo la nona stagione, chiamata “Nuove Costellazioni” – ha detto Gelardi- per ribadire l’obiettivo comune di segnalare tutte quelle nuove compagnie e quegli autori che in questi anni sono cresciuti insieme a noi restando vicini alle nostre idee. Tutto ciò nonostante le difficoltà per una sala come la nostra che, ripeto ancora, non superando i cento posti non può beneficiare di nessun contributo».

Ad aprire la nona stagione è stato,  Vincenzo Comunale con  “Definitivo3” e la sua comicità anglosassone. A seguire, spazio alla drammaturgia del Sud, con Napoli rappresentata da Enzo Moscato, nello spettacolo diretto da Costantino Raimondi  “Spiritilli ed altri movimenti”; la Sicilia da  Rosario Palazzolo e il lavoro “Eppideis”, con Silvio Laviano,  fino a giungere al calabrese Saverio La Ruina e il suo “Via del popolo”.

A proposito dei più giovani, alla Sanità arriveranno pure i britannici Miriam Battye, autrice di “Scenes with girls”, per la regia di Martina Glenda; Sam Steiner col suo “Lemons, Lemons, Lemons, Lemons, Lemons”,  interpretato e diretto da Davide Pascarella;  Nick Payne, che firma  “Costellazioni” della compagnia  Mutamenti-Teatro Civico 14; lo spagnolo Carles Mallol, autore de “La vida pornografica”, portato in scena da Gelardi, con Teresa Saponangelo e Ivan Castiglione, lo stesso che, ricordando la sua lunga militanza artistica accanto a Gelardi, ha definito il testo in cartellone al Nts, “meraviglioso”.

«Un lavoro -ha spiegato Castiglione- che pone il pubblico dinanzi alla complessa scelta di una vita da vivere nella realtà o di una vita da rappresentare attraverso lo smartphone». Nello spazio di Via San Vincenzo ci saranno anche Andrea Collavino, regista di “Questioni di famiglia”;  Elio Fassone, autore di  “Fine pena ora”, un testo diretto da Simone Schinocca;  Annarita Colucci, autrice dello spettacolo di teatro ragazzi “U.Mani” e lo stesso direttore artistico  Mario Gelardi, autore di “Salsedine”, con Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Giampiero De Concilio, per la regia di Gennaro Maresca.

Infine, l’unico del cartellone “diversamente vivo” Samuel Beckett con il grande classico “Finale di partita” presentato dal Teatrino del Giullare. Per i nuovi percorsi praticati dal Teatro Sanità ad arrivare in scena saranno  Alessandro Palladino e Ciro Burzo con “Sound sbagliato”, diretto da Carlo Geltrude;  Melissa Di Genova e Simona di Maio, con  “White Sound | Suono Bianco”;  Riccardo Pisani con il suo progetto dedicato ai desaparecidos argentini “Presente”; Marina Cioppa, autrice di “Pig Bitch”, diretto da Michele Brasilio e di “Hip Hop”, interpretato da Gaetano Migliaccio, per la regia di Agostino Pannone; Elvira Scorza, con “Tutta colpa di Ugo”, e Salvatore Nicolella, autore e regista del game teatrale “Il gioco del lupo”.

A tornare saranno anche i format “Do not disturb”, ideato da Mario Gelardi e Claudio Finelli, e “Tur de Vasc” di Carlo Geltrude che quest’anno, grazie all’appoggio della Fondazione “Eduardo De Filippo”, vedrà le riscritture di Gelardi tratte dai testi di Eduardo, rappresentate nei bassi del quartiere Sanità.

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