giovedì, Aprile 25, 2024

Sgarbi: “A Pomigliano batterò Di Maio che non ha titoli per governare”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il duro attacco di Vittorio Sgarbi, candidato con Forza Italia a Modena-Ferrara nel listino proporzionale ma anche all’uninominale a Pomigliano d’Arco.

Vittorio Sgarbi ha cominciato a modo suo l’attacco diretto a Luigi Di Maio e l’attuale Ministro Dario Franceschini. Durante il suo tour in provincia di Modena con al suo fianco sia il consigliere regionale Enrico Aimi, candidato al Senato. Che il consigliere provinciale Antonio Platis. Il tutto davanti al sindaco di Finale, Sandro Palazzi. “Non voglio fare il Deputato, non conta nulla. Sono candidato a Ministro della Cultura. E la mia doppia candidatura a Pomigliano contro Di Maio e a Modena e Ferrara contro Franceschini e’ la battaglia delle battaglie”.

“A Pomigliano d’Arco – prosegue Sgarbi – sfiderò e mi mangero’ il candidato Premier di Maio, che non ha titoli per governare. E a Modena l’attuale Ministro Franceschini”. Sgarbi e’ infatti candidato con Forza Italia a Modena-Ferrara nel listino proporzionale ma anche all’uninominale a Pomigliano d’Arco.

Sgarbi: "A Pomigliano batterò Di Maio che non ha titoli per governare"Sgarbi ha camminato per le strade di Finale Emilia. A cominciare dal centro storico terremotato, in cui si trovano i monumenti distrutti e le chiese chiuse a causa del terremoto. Poi si e’ fermato nei vari negozi a parlare con i commercianti e i cittadini. Il tutto prima di tornare al suo attacco diretto al candidato Premier del M5s. “Per fare l’infermiere serve una laurea. Come puoi fare il Presidente del Consiglio se come Di Maio non hai neanche mai fatto il consigliere comunale? Lo battero’ perche’ conoscenza e titoli vincono sempre. E lui non ne ha”.

Toni piu’ pacati, per quanto riguarda il guanto di sfida all’attuale Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. “Ha fatto alcune cose correttamente, anche e soprattutto quelle che gli ho suggerito io. Mentre altre, come la questione dei direttori stranieri, le ha sbagliate“. Anche se per Sgarbi l’errore piu’ grave rimane la mancata “ricostruzione dei monumenti danneggiati dal terremoto. A questi luoghi vanno restituite identita’ e dignita’.  I cittadini lo hanno affrontato con maggiore consapevolezza di uno Stato che e’ rimasto fermo”.

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