sabato, Aprile 20, 2024

Cronaca di Napoli, scavi di Pompei: crolla muro nella domus Caccia ai tori

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: nuovo crollo nel sito archeologico di Pompei (si tratta di un tratto di muro non affrescato nella domus “Caccia ai tori”).

di Luigi Maria Mormone – Ancora un crollo negli scavi di Pompei. A cadere è stata una parete non affrescata all’interno della Casa della caccia ai tori, un edificio chiuso al pubblico nelle Regio V. Le cause sono probabilmente da attribuire alla forte ondata di maltempo che ha colpito la città vesuviana nei giorni scorsi, momento clou di sbalzi termici che hanno evidentemente messo a dura prova la resistenza della struttura. Il crollo ha riguardato una porzione di muro di circa un metro e mezzo, che si presentava in buono stato. Il crollo è stato scoperto stamattina e, come riportato dall’ufficio stampa del Parco Archeologico, “è stato causato dal cedimento non prevedibile di una cisterna sottostante che ha determinato la rotazione della struttura muraria. Non si sono registrati danni alla struttura archeologica in quanto il muro si è adagiato integro al suolo e sarà quanto prima ricollocato nella sua posizione originaria”.Cronaca di Napoli, scavi di Pompei: crolla muro nella domus Caccia ai tori Non ci sono quindi stati danni archeologici, come stimato dal soprintendente Massimo Osanna dopo il sopralluogo fatto insieme ai Carabinieri in seguito alla scoperta del crollo (per cui non si può sapere il momento esatto, vista la chiusura della zona al pubblico). Ironia della sorte, quest’episodio si è verificato proprio a pochi giorni dall’arrivo al sito archeologico del Ministro dei Beni Culturali: nella giornata di sabato 23 dicembre (ore 11), Dario Franceschini infatti sarà a Pompei per l’apertura al pubblico di altre domus su via Nocera e di una prima parte della mostra più importante del 2017, già in corso al Museo Madre di Napoli, che lo stesso Franceschini ha definito “un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni che mette assieme Pompei e il Madre, l’antico con il contemporaneo”.

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