venerdì, Marzo 29, 2024

Lettera-appello al ministro Sangiuliano: Intitolare la Biblioteca Nazionale di Napoli a Croce

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Lettera-appello al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in cui si chiede la cancellazione del nome di Vittorio Emanuele III, promulgatore di leggi razziste, dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, per sostituirlo con quello di Benedetto Croce.

Ha per mittente Napoli e il “Comitato 9 Gennaio” la lettera-appello indirizzata al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in cui si chiede la cancellazione del nome di Vittorio Emanuele III dalla Biblioteca nazionale di Napoli, per sostituirlo con quello di Benedetto Croce. Un’iniziativa promossa dal presidente dell’Associazione Memoriæ – Museo della Shoah di Napoli, Nico Pirozzi, e condivisa da altri enti e istituzioni. Un’iniziativa, quella intrapresa dal “Comitato 9 gennaio” che “2aNews” intende sostenere – A tale scopo invitiamo i nostri lettori a sottoscrivere ed, eventualmente, anche a condividere sulle pagine social.

LETTERA-APPELLO

AL MINISTRO DELLA CULTURA

Ottantacinque anni fa, nel novembre del 1938, Vittorio Emanuele III promulgava le leggi razziste, il più infamante dei provvedimenti legislativi e amministrativi voluti dal fascismo. A pagarne le conseguenze non furono solo gli 8.564 ebrei deportati dall’Italia e dai territori occupati dai nostri militari (sud della Francia e isole di Rodi e Kos), ma anche le decine di migliaia di nostri connazionali di religione o discendenza ebraica che, pur non avendo vissuto il dramma della deportazione e dell’internamento, per anni furono privati dei più elementari diritti.

A colui che è stato uno dei protagonisti della più infelice delle stagioni del Novecento, a cui vanno certamente addebitate anche le sofferenze patite da centinaia di migliaia di militari italiani abbandonati al loro infausto destino dopo l’8 settembre 1943, Napoli continua a mantenere intitolata una tra le più importanti istituzioni culturali della città: la Biblioteca nazionale, terza per importanza dopo quelle di Roma e di Firenze.

Rimuovere il nome di Vittorio Emanuele III da un così importante e significativo luogo di cultura della città, per sostituirlo con quello del filosofo Benedetto Croce, che all’istituzione di piazza del Plebiscito riservò sempre costante e devota attenzione, non rappresenterebbe solo un tardivo atto di giustizia nei confronti delle vittime delle leggi razziste ma anche un modo per incasellare nel giusto ordine i tasselli della storia.

Alla luce di queste considerazioni

  • l’Associazione Memoriæ – Museo della Shoah di Napoli
  • l’Associazione Nazionale ex Deportati (ANED)
  • l’Associazione Progetto Memoria
  • la Comunità Ebraica di Napoli
  • la Federazione delle Associazioni Italia-Israele
  • la Fondazione Valenzi
  • il Sindacato Unitario Giornalisti Campania (SUGC)
  • l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI)

riuniti nel “Comitato 9 Gennaio”, fanno appello alla sensibilità del signor Ministro della Cultura, Dott. Gennaro Sangiuliano, affinché si adoperi a porre fine a un siffatto e insopportabile scempio della Memoria (che nella piazza simbolo di Napoli è presente sin dal giugno 1925), restituendo alla Biblioteca Nazionale della città la denominazione a lei più confacente: quella del filosofo e letterato Benedetto Croce, promotore e primo firmatario del Manifesto degli italiani antifascisti.

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