Matteo Salvini, ieri dal palco: “Mi piacerebbe sfidare in un collegio Renzi e nell’altro la Boldrini così nessuno dei due si offende”.
Il numero uno della Lega, Matteo Salvini, al segretario del Pd, Matteo Renzi: “Ovunque si candiderà Renzi ci sarò anch’io” ha annunciato. “Mi piacerebbe sfidare in un collegio Renzi e nell’altro la Boldrini – ha aggiunto – così nessuno dei due si offende”. Sul tema pensioni, il segretario della Lega ha poi tuonato contro la legge Fornero. “Non vedo l’ora di vincere per stracciare la legge Fornero e farla piangere un’altra volta. Ne piange una e sorridono in milioni”. Poi continua “Quando saremo al Governo fisseremo un minimo orario per gli stipendi sotto il quale non si può scendere per legge, 3 euro all’ora, è caporalato, è schiavismo”. Un riferimento personale. “Ho lavoratore anch’io per pagarmi l’univesità, ho portato le pizze, ho lavorato nei McDonald, ma lo facevo a vent’anni. Oggi ci sono padri e madri di 50 anni che devono inventarsi tre lavori per poter regalare qualcosa ai figli a Natale”. Inoltre parla del rapporto da rifondare con l’Europa. “Chiederò agli alleati un patto di orgoglio e dignità, a Bruxelles non si va con il cappello in mano ma per per fare gli interessi di 60 milioni di italiani. O stiamo con pari dignità o meglio soli che mali accompagnati, una vita da schiavo a mio figlio non la lascio. Ci hanno detto che dovevamo entrare nella moneta unica, un sistema immortale, io però non faccio demagogia ma guardo i dati. Quando Prodi festeggiava l’ingresso nella moneta unica il nostro debito era 1300 miliardi di euro, ci dissero che il debito scendeva ma oggi dopo 15 anni siamo a 2200 miliardi”. Ha continuato parlando anche del corteo antifascista a Como: “Ieri nella bellissima città di Como c’è stata una manifestazione che guardava al passato, con un gruppo di persone a combattere contro presunte dittature, portando in giro bandiere rosse con la falce e il martello che hanno 100 milioni di morti sulla loro sporca coscienza”. “Invece di fare le sfilate con la falce e il martello in giro per Como, sono più preoccupato dell’influenza vera che hanno in Italia e nel mondo alcuni poteri forti – ha detto Salvini -. Fosse per me riterrei persona e associazione indesiderate quegli organismi che ad esempio dipendono sa uno dei più beceri speculatori di sempre, il signor George Soros, che sta riempiendo di immigrati mezzo mondo”. “Mettiamo fuori legge – ha aggiunto – chi danneggia l’interesse nazionale, chi sta sponsorizzando con novecento milioni di euro ogni anno tutte le lobby che si occupano si droga, di presunti diritti. Altro che hacker russi, dovrebbero essere messi fuori legge in Italia quegli organismi che tolgono sovranità ai nostri cittadini, che si propongono un’immigrazione fuori controllo e illimitata, una civiltà, senza diritti senza lavoro e senza valori”.
Salvini non ha poi risparmiato l’ex vicepresidente di Obama, Joe Biden, che ha parlato di interferenze russe sul referendum costituzionale dell’anno scorso. Secondo Biden Mosca ora starebbe aiutando M5S e Lega in vista delle elezioni. “Il vicepresidente di Obama che dice che ci sono influenze sul voto italiano ed europeo – ha aggiunto – guarda caso ha il figlio che poco tempo fa è stato nominato nel Consiglio di amministrazione della più grande azienda energetica dell’Ucraina. Avete capito i poteri forti?”. “Stimo Putin a gratis e non a pagamento” ha quindi evidenziato Salvini.