giovedì, Marzo 28, 2024

Fase 3 in Campania, l’infettivologo: “Giusto togliere le mascherine”

- Advertisement -

Notizie più lette

Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Fase 3 in Campania, Ivan Gentile professore di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II: “Per prudenza meglio tenere le mascherine in luoghi chiusi”.

“La caduta dell’obbligo della mascherina all’aperto è una misura giusta in questo momento, il quadro epidemiliogico attuale indica una circolazione del virus molto bassa, quasi assente in Campania, quindi si può fare. Per prudenza meglio tenere la maschera in luoghi chiusi”. Così Ivan Gentile, professore di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II e direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali approva la misura attuata da oggi in Campania dove non c’è più l’obbligo di portare la mascherina in strada.

“I luoghi chiusi – spiega Gentile – continuano ad avere un minimo fattore di rischio, le epidemie di solito nascono sempre in quei contesti, come ospedali, case di cura, ma anche luoghi in cui ci sono assembramenti al chiuso. Il rischio di una nuova circolazione del virus c’è sempre, perché viviamo in un mondo globalizzato. In generale è oggi più pericoloso un negozio o un ufficio che una strada affollata: a parità di persone al chiuso permangono per più tempo secrezioni potenzialmente infette sulle superfici mentre all’aperto tutto si diluisce. Quindi in un momento di bassa circolazione del covid19 ci sta di essere meno severi, lasciare la possibilità alle persone di guardarsi in faccia ma bisogna tenere tutti pronti a nuove eventuali restrizioni”.

Nel primo giorno senza mascherine, però, molti hanno scelto di tenerle, forse non fidandosi fino in fondo dei messaggi che arrivano: “C’è sempre un problema – spiega Gentile – nel portare le evidenze scientifiche a beneficio di tutti. In un momento di pandemia questo si è ridotto, anzi, forse c’è stata troppa circolazione di informazioni anche non attendibili. A volte le opinoni, anche personali, degli esperti vengono prese alla stregua di evidenze scientifiche. E’ un errore. Quando un esperto afferma che sta esprimendo una sua personale opinione intende proprio questo, che il suo pensiero non è una evidenza scientifica, è una sua opinione, appunto, invece in questi mesi diventava legge”.

Per Gentile non è particolarmente grave la festa in strada a Napoli dopo la Finale di Coppa Italia: “E’ potenzialmente pericolosa – afferma – ma una festa al chiuso sarebbe stata molto più pericolosa. Bisogna capire una cosa: se porti all’estremo il rischio infettivologico allora bisognerebbe ancora stare tutti chiusi dentro. In quel modo hai contagi zero ma anche economia zero e boom della fame, per periodi lunghi gli effetti avversi diventano quindi più nefasti della malattia. Per questo il lavoro degli infettivologi è modulare la giusta elasticità, che può comprendere anche una festa per una coppa calcistica”.

- Advertisement -
- Advertisement -
- Advertisement -

Ultime Notizie