venerdì, Aprile 19, 2024

Cancro mammario triplo negativo: Scoperto il meccanismo aggressivo

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Nuove speranze di cura per il cancro mammario triplo negativo. Scoperto al CRO di Aviano il meccanismo di una forma particolarmente aggressiva di tumore.

Il cancro mammario è il più diffuso tra le donne, con circa 50 mila nuove diagnosi ogni anno. Rispetto al passato, se la diagnosi avviene in fase precoce, aumentano notevolmente le speranze di vita, con una probabilità di guarigione che supera il 95%.

Quando, invece, lo stadio di malattia è più avanzato le difficoltà aumentano, anche se oggi ci sono armi terapeutiche innovative tra cui i farmaci a bersaglio molecolare. Trattamenti altrettanto efficaci e innovativi non esistono però per il carcinoma mammario ‘triplo negativo’, una tra le forme più aggressive di tumore mammario.

Cancro mammario triplo negativo: Scoperto il meccanismo aggressivo

Cancro mammario, cos’è il carcinoma ‘triplo negativo’

È una forma tumorale che si riscontra prevalentemente nelle donne più giovani, con un’incidenza del 10-20%. Il nome deriva dal fatto che le cellule di questo tumore non presentano sulla superficie nessuno dei tre classici bersagli contro cui sono dirette le cure più efficaci. I bersagli sono i recettori per gli estrogeni, quelli per i progestinici e HER2, un recettore per il fattore di crescita epiteliale. Spesso queste molecole sono presenti in eccesso sulla superficie delle cellule tumorali e sono responsabili dell’incontrollata proliferazione cellulare, in seguito a stimolazione ormonale e del fattore di crescita epiteliale. In mancanza di questi bersagli non resta che affidarsi alle classiche chemioterapie che, però, danno risultati non abbastanza soddisfacenti.

Cancro mammario triplo negativo: Scoperto il meccanismo aggressivo

Cancro mammario, la scoperta del CRO di Aviano

Proprio per la sua negatività ai tre principali bersagli utilizzati per il trattamento delle altre forme di tumore della mammella, il cancro triplo negativo è stato oggetto di studio del gruppo di ricerca Oncogenetica ed Oncogenomica Funzionale del CRO di Aviano, coordinato da Roberta Maestro, con il sostegno di Airc. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Cell Death and Differentiation e chiariscono uno dei meccanismi alla base dell’aggressività dei tumori triplo negativi.

Cancro mammario, i risultati della ricerca

Lo studio evidenzia che nei tumori triplo negativi il gene che codifica per la proteina p53, definito guardiano del genoma perché normalmente impedisce che la cellula acquisisca alterazioni genetiche che ne possano favorire la trasformazione neoplastica, è frequentemente mutato. Con il venir meno della funzione di guardiano da parte di p53, la cellula tende a modificarsi acquisendo resistenza ai farmaci e propensione a dare metastasi.

La mutazione di p53 conferisce, quindi, aggressività ai tumori della mammella triplo negativi e suggerisce che elaborare strategie molecolari mirate a ripristinare le funzioni perse dalla proteina p53 potrebbe rappresentare una direzione verso la quale orientare futuri approcci terapeutici.

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