Torna il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi al Teatro Politeama dal 15 al 24 febbraio, in forma di concerto con Lorenzo Passerini sul podio del Massimo napoletano, e Ludovic Tézier nel ruolo del protagonista.
Con il teatro San Carlo chiuso per lavori di restauro, speriamo solo per i tre mesi programmati, sarà il celebre Rigoletto di Giuseppe Verdi il primo titolo del nuovo anno in cartellone dal 15 al 24 gennaio 2023 che andrà in scena, ma in FORMA DI CONCERTO, al Teatro Politeama per la Stagione 22-23 del Teatro di San Carlo.
Sul podio, a dirigere Orchestra e Coro del Massimo napoletano e un cast di prim’ordine, ci sarà il giovane ma già affermato Lorenzo Passerini, di ritorno a Napoli dopo il successo di Sonnambula. Nel ruolo del protagonista sarà impegnato il baritono francese Ludovic Tézier, subissato di nel recente e convincente Don Carlo ad inaugurazione di Stagione.
Accanto a lui in palcoscenico Pene Pati (Il Duca di Mantova) Nadine Sierra – in foto sopra – (Gilda) entrambi di ritorno a Napoli dopo i consensi dello scorso anno in Lucia di Lammermoor. Alessio Cacciamani sarà Sparafucile e Nino Surguladze Maddalena. Completano il cast Cassandre Berthon (Giovanna), Gabriele Sagona (Il Conte di Monterone), Roberto Accurso (Marullo) e ben cinque allievi dell’Accademia del San Carlo: Li Danyang (Matteo Borsa), Ignas Melnikas (Il Conte di Ceprano), Costanza Cutaia (La Contessa di Ceprano), Giovanni Impagliazzo (Usciere di Corte) e Marilena Ruta (Paggio della Duchessa). Il Maestro del Coro è José Luis Basso.
L’opera sarà eseguita in forma di concerto. Prima opera della cosiddetta “trilogia popolare” insieme a La traviata e Il trovatore, Rigoletto debuttò nel 1851 alla Fenice di Venezia. Giuseppe Verdi affidò il libretto a Francesco Maria Piave che lo trasse Le Roi s’amuse di Victor Hugo. La censura però obbligò Verdi a trasformare il protagonista de La maledizione (questo il titolo originario dell’opera) da re di Francia in duca di Mantova, in un quadro storico rinascimentale, al quale Verdi dovette piegarsi contro una solita e ottura censura, il vero virus dell’arte cantata e recitata. Nel 1850 Verdi ricevette una terza commissione dalla Fenice di Venezia, dopo l’Attila (1846) e quell’Ernani (1844) che insieme con il “Leon di Castiglia” aveva ridestato quello di San Marco, simbolo di una città sottomessa ma non ancora doma. Scelse come soggetto Le roi s’amuse (1832), dramma in versi di Victor Hugo, scrittore decisamente sgradito alle monarchie europee, ma l’intenzione fu prontamente osteggiata dalla Direzione centrale d’ordine pubblico con parole forti, poiché la trama ad essa sottoposta era improntata a una «ributtante immoralità ed oscena trivialità».
Subito Verdi esercitò forti pressioni su Piave, poeta incaricato del libretto, affinché riuscisse a conservare il carattere e le «posizioni» di un dramma a cui teneva particolarmente, al punto da rifiutare con fermezza ogni proposta alternativa da parte della direzione del teatro.
Il suo atteggiamento fu decisivo perché lo stesso Marzari, presidente degli spettacoli della Fenice, si adoperasse per far approvare il progetto, piuttosto che rescindere il contratto che lo legava al compositore. Tutto il sogetto è in quella maledizione che diventa anche morale. Un infelice padre che piange l’onore tolto alla sua figlia, deriso da un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e grande al sommo grado.
Ma i cattolicissimi censori, uomini di politica e di lettere, non avevano ben calcolato il potere della musica: la parola rimase in alcuni momenti pregnanti del libretto che assunsero un rilievo gigantesco nella partitura, dove Verdi tese un arco semantico a partire dal conciso preludio in do minore. Resta una delle opere più belle e celebri di verdi le cui arie sono famosissime in tutto il mondo, e la “maledizione” iniziale muove tutta la drammatica storia.
TEATRO POLITEAMA
Dal 15 al 24 gennaio 2023
Giuseppe Verdi
RIGOLETTO
Melodramma in tre atti
libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo
Direttore | Lorenzo Passerini
Interpreti
Il Duca di Mantova | Pene Pati
Rigoletto | Ludovic Tézier
Gilda | Nadine Sierra
Sparafucile | Alessio Cacciamani
Maddalena | Nino Surguladze
Giovanna | Cassandre Berthon
Il Conte di Monterone | Gabriele Sagona
Marullo | Roberto Accurso
Matteo Borsa | Li Danyang #
Il Conte di Ceprano | Ignas Melnikas #
La Contessa di Ceprano | Costanza Cutaia #
Usciere di Corte | Giovanni Impagliazzo #
Paggio della Duchessa | Marilena Ruta #
♯allievo Accademia del Teatro di San Carlo
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | José Luis Basso
Esecuzione in forma di concerto
Produzione del Teatro di San Carlo
Teatro Politeama
domenica 15 gennaio 2023, ore 19:00
mercoledì 18 gennaio 2023, ore 18:00
sabato 21 gennaio 2023, ore 19:00
martedì 24 gennaio 2023, ore 20:00