giovedì, Marzo 28, 2024

Quanti anni di lavoro servono per poter andare in pensione?

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

E’ la domanda che tutti si pongono: quando è possibile andare in pensione? Analizziamo insieme tutte i possibili casi in cui si può smettere di lavorare.

Lavorare per molti anni può essere particolarmente usurante, indipendentemente dall’età anagrafica. Ecco perché in alcuni casi al lavoratore è consentito andare in pensione una volta maturata una certa anzianità contributiva. Nel dettaglio, con l’attuale pensione anticipata si può smettere di lavorare a qualsiasi età. Purché si abbia maturato un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi (per gli uomini) o 41 anni e 10 mesi (per le donne). Questo requisito subirà una variazione nel 2019 a causa dell’adeguamento con le aspettative di vita INPS. Dal 1° gennaio del prossimo anno, quindi, per la pensione anticipata saranno necessari 43 anni e 3 mesi (uomini) o 42 anni e 3 mesi (donne).

Pensione, quanti anni servono per smettere di lavorare?Ad oggi si può andare in pensione anche con meno anni di lavoro. Ad esempio, per la pensione di vecchiaia sono sufficienti 20 anni di contributi versati. Ma a fronte di un’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi (67 anni dal 2019). Inoltre ci sono altri strumenti che consentono di andare in pensione. Come l’Ape Sociale che permette a disoccupati, invalidi civili al 74% e persone che assistono parenti di primo grado, se disabili gravi, di smettere di lavorare dopo 30 anni (ma con almeno 63 anni compiuti). Per i lavori gravosi, invece, sono richiesti 36 anni di contributi.

Con l’Ape Volontario, invece, si cessa di lavorare con un’anzianità contributiva di 20 anni.. Purché si sia a meno di 3 anni e 7 mesi dal raggiungimento della pensione di vecchiaia. Con l’Ape Volontario però non si va subito in pensione: nei 3 anni e 7 mesi che precedono la pensione di vecchiaia, infatti, il lavoratore percepirà un prestito erogato da un istituto di credito che poi verrà ripagato tramite una decurtazione sulla pensione di vecchiaia.

I lavoratori precoci, invece, possono smettere di lavorare dopo 41 anni, grazie alla Quota 41. Per farlo bisogna aver lavorato per almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni. Inoltre è richiesta un’anzianità contributiva antecedente al 1995. (adnkronos).

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