venerdì, Aprile 19, 2024

Pressione arteriosa: Una proteina può controllare la pressione del sangue

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Patrizia Zinno
Patrizia Zinnohttps://www.2anews.it
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.

Pressione arteriosa: Una proteina specifica, scoperta dalla National University of Singapore, ha individuato un nuovo sistema per controllare la pressione del sangue.

Pressione arteriosa: Una proteina può controllare la pressione del sangueScoperta la proteina che può aiutare la pressione arteriosa. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Circulation. La galectina-1 è una proteina del corpo, che influenza la funzione di un’altra proteina di tipo-L del canale di calcio che normalmente agisce per contrarre i vasi sanguigni. Riducendo l’attività di questi canali, la galectina-1 porta così all’abbassamento della pressione del sangue. I pazienti con ipertensione di stadio 1 hanno la raccomandazione di cambiare lo stile di vita per ridurre il rischio di soffrire di altre malattie cardiovascolari.

Quelli con ipertensione di stadio 2 o superiore, invece, devono assumere farmaci antipertensivi per controllare la pressione sanguigna. I farmaci che bloccano i canali di calcio sono tradizionalmente usati per abbassarla, ma il loro uso è associato a un rischio maggiore di insufficienza cardiaca nei pazienti ipertesi, in particolare per quelli con problemi cardiaci. Pertanto, lo sviluppo di farmaci che potrebbero regolare l’attività del canale del calcio di tipo L può aprire, secondo gli studiosi, una nuova frontiera per le terapie anti-ipertensive. Stando ad alcuni dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno l’ipertensione causa 7,5 milioni di morti nel mondo (circa il 12% del totale di tutti i decessi).

Pressione arteriosa: Una proteina può controllare la pressione del sangueAl momento in Italia noi interveniamo con la terapia farmacologica più tardi, a partire da una massima pari o superiore a 140 mmHg e a una minima pari o superiore a 90 mmHg- commenta Giuseppe Mancia, professore emerito dell’Università di Milano Bicocca e chairman del gruppo di studio dell’Esh che sta mettendo a punto le nuove linee guida . L’ ipertensione arteriosa è una pericolosa patologia metabolica,  uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, se non il più importante.

Che cos’è la pressione arteriosa?

La pressione sanguigna è un valore che dipende dal rapporto tra la quantità di sangue che il cuore pompa al minuto e la resistenza arteriosa, ossia la pressione esercitata dalle pareti delle arterie sul flusso sanguigno. Se uno di questi due valori si alza, allora la pressione salirà come durante un intenso sforzo fisico. La pressione  ha un valore massimo quando il cuore si contrae (sistole) ed uno minimo quando si rilassa riempiendosi di sangue (diastole). In condizioni normali, la pressione sistolica (o Massima) è al di sotto dei 120 mmHg e la pressione diastolica (o Minima) e al di sotto degli 80 mmHg.

Gli studi clinici ha dimostrato che abbassare la pressione sotto i 140 di massima e i 90 di minima comporta meno rischi dal punto di vista cardiovascolare, nervoso e renale. Occorre  molta attenzione invece a diminuire la pressione nell’anziano, il rischio è quello di ridurre troppo l’afflusso del sangue in organi come il cervello, il cuore o il rene. Nei bambini, nelle donne gravide, nei diabetici  i valori di riferimento sono più bassi ed occorre molta attenzione ai valori pressori perché non sempre un aumento si accompagna alla comparsa di sintomi specifici.

L’ipertensione trascurata, inoltre, può causare patologie anche gravi come:

  • retinopatia ipertensiva;
  • nefropatia;
  • cardiopatia;
  • infarto del miocardio
  • aneurisma dell’aorta.

Raccomandazioni salutari a tavola

Pressione arteriosa: Una proteina può controllare la pressione del sanguePressione arteriosa: Una proteina può controllare la pressione del sangue

  • Seguire le linee guida per una corretta alimentazione riducendo  grassi soprattutto di origine animale, bevande ed alimenti ricchi di zuccheri
  • Mangiare più frutta e verdura
  • Ridurre l’uso del sale
  • Aumentare l’apporto di alimenti ricchi in potassio e calcio, che riducono i valori di pressione come cioccolato fondente, banane, kiwi, uva, fagioli,patate, funghi, patate, funghi, noci e frutta secca in generale.
  • Scegliere cibi con un basso contenuto di colesterolo.
  • Scegliere cibi ricchi di fibre come le verdure ed i cereali integrali
  • Cucinare con pochi condimenti e da preferire metodi di cottura semplici come al vapore, alla griglia o piastra o pentola a pressione
  • Un’ Alimentazione Equilibrata prevede la quota calorica giornaliera in 5 pasti: colazione, merenda a metà mattina, pranzo, merenda nel pomeriggio e cena, invece di tre pasti troppo abbondanti
  • Fare attività fisica giornaliera
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