martedì, Aprile 23, 2024

Presentato ad Ottaviano il Grande Progetto Vesuvio “Masterplan”

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Presentato ad Ottaviano il Grande Progetto Vesuvio – Masterplan della rete sentieri-stica e di fruizione sostenibile del Parco Nazionale del Vesuvio, senza dubbio una delle mete più visitate e affascinanti del vasto patrimonio biologico  e storico del Mezzogiorno.

Dopo le devastanti distruzioni di intere aeree territoriali comprendenti l’enorme e prezioso Parco nazionale del Vesuvio, teatro di ignobili e allarmanti incendi dolosi che hanno messo a dura prova, lo scorso anno, la salvaguardia e la tutela di un territorio importante e famosissimo come quello del Vesuvio, lo scorso 15 ottobre, ad Ottaviano ha preso il via il  cosiddetto “Grande Progetto Vesuvio”.

Un’importante iniziativa dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, finalizzato al rilancio di quest’area protetta nella direzione del turismo sostenibile.   Infatti, è stato presentato ufficialmente il progetto “Masterplan della rete sentieristica e di fruizione sostenibile del Parco” alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Presidente dell’Ente Parco Agostino Casillo, del Presidente-Amministratore Delegato della Sogesid Enrico Biscaglia e molti rappresentati delle istituzioni locali.

Come già precedentemente accennato, nella funesta estate del 2017 vasti incendi di natura dolosa hanno determinato forti e “dolorosi” impatti sul patrimo-nio di biodiversità del Parco Nazionale del Vesuvio ed una maggiore suscettibilità del terri-torio ai fenomeni di dissesto idrogeologico, danneggiando e compromettendo anche i livelli di fruizione dell’infrastruttura verde dell’area protetta.

Due mesi dopo gli eventi incendiari il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco ha varato il “Gran-de Progetto Vesuvio”. Si tratta di un programma strategico triennale su cui l’Ente ha stanziato risorse proprie per circa nove milioni di euro, di cui la riqualificazione della rete sentieristica e di fruizione è un asse fondamentale. Per lo studio e la progettazione degli interventi l’Ente Parco si è avvalso dell’assistenza tecnica e specialistica di Sogesid Spa, società in hou-se del Ministero dell’Ambiente con la quale è stata sottoscritta un’ apposita convenzione.

Alcuni dettagli del progetto

Nella corso di questo evento è stato presentato l’esito della prima fase del lavoro del team di progettazione che, in stretta sinergia con gli uffici dell’Ente Parco, ha realizzato un Ma-sterplan complessivo degli interventi da realizzare sull’intero territorio del Parco riguardan-te: la riqualificazione dei sentieri esistenti, realizzazione delle interconnessioni mancanti e delle “cosiddette” salite storiche per un totale di circa 90 km; realizzazione di 5 info-point, 5 “porte del parco”(installazioni architettoniche leggere e simboliche atte a segnalare l’ingresso alle principali aree di accesso alla rete di fruizione del Parco), percorsi cicloturi-stici per circa 40 km, percorsi ippoturistici per circa 27 km.

Inoltre, sono stati presentati i primi tre progetti esecutivi cantierabili facenti parte del Lotto 1, per un valore di 2 Milioni di euro, che saranno prioritariamente realizzati: il sentiero per i diversamente abili denominato “Pineta di Terzigno”, il “Vallone della Profica” sul versante orientale del Monte Somma nell’area di San Giuseppe Vesuviano e il percorso “Fiume di Lava”, un tragitto di un chilometro nella zona di Ercolano particolarmente suggestivo per-ché permette agli escursionisti di passeggiare su una colata lavica.

“Rialziamo la testa, il Vesuvio non si piega ai terribili incendi che lo hanno devastato nel 2017, questo il segnale che mandiamo oggi con il Grande Progetto Vesuvio. – dichiara Sergio Costa, ministro dell’Ambiente – Una rete sentieristica è di importanza strategica perché non solo vuol dire attirare turisti ed escursionisti, con tutto l’indotto che genera l’ecoturismo, ma anche favorire la fruizione e quindi in ultima analisi la sorveglianza. Un parco frequentato, un parco vivo, è la migliore garanzia contro chi vuole appiccare incendi.
E mi fa piacere che tra i primi sentieri immediatamente cantierabili ce ne sia uno per i di-sabili, perché la natura è di tutti e non deve conoscere barriere”.

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto – dichiara il Presidente dell’Ente Parco Nazio-nale del Vesuvio Agostino Casillo – finalmente l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha una grande strategia di sviluppo che riguarda l’intera area protetta. Il territorio sarà dotato di un’innovativa infrastruttura green che collegherà con mobilità sostenibile i 13 Comuni del Parco.

Grazie al lavoro congiunto tra gli uffici dell’Ente Parco e i tecnici della Sogesid – continua Casillo – in meno di un anno siamo arrivati alla definizione di un Masterplan complessivo riguardante l’intera rete sentieristica e di fruizione del Parco, ed un primo lotto di 3 progetti esecutivi e cantierabili.

Ora bisogna continuare su questa strada e lavorare per la realizzazione dell’intero Grande Progetto Vesuvio. Il mio impegno e di tutto l’Ente Parco sarà massimo per raggiungere questo ambizioso obiettivo che avrà importati ricadu-te in termini di sviluppo per il nostro territorio”.

“In un anno di intenso lavoro progettuale – afferma il Presidente della Sogesid Enrico Biscaglia – abbiamo fornito il nostro contributo per gettare le basi assieme al Presidente Casillo di un grande rilancio del Parco del Vesuvio dopo gli incendi dell’estate 2017.

Ora continueremo ad operare con il Parco e le sue comunità nella seconda fase, quella degli affidamenti per far partire i cantieri. Il lavoro della task force messa in campo da Sogesid – aggiunge Biscaglia – indica anche una strada possibile per il futuro della Società, come al-leata di quelle aree protette in cui ci sia bisogno di ingegneria naturalistica per difendere l’ecosistema e generare crescita sostenibile”. 

Una straordinaria e costruttiva iniziativa per un territorio importante come quello del Vesuvio che va tutelato e preservato da ogni atto vandalico, da qualunque forma di speculazione, affinché il territorio protetto dell’area vesuviana continui a essere valorizzato per una maggiore fruizione non solo turistica ma anche e soprattutto a livello locale, dove ogni singolo intervento territoriale, deve porre le basi per un futuro sempre all’insegna della salvaguardia di un patrimonio unico al mondo, per fascino, storia, bellezza, singolarità e interesse internazionale.  

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