mercoledì, Aprile 24, 2024

Ponticelli, pronti i primi 48 posti al Covid Hospital

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Finiti i lavori, i reparti presso la struttura di Ponticelli sono pronti con tutte le attrezzature e i percorsi differenziati.

Lo spazio coperto per l’arrivo dell’ambulanza, poi si entra subito nel vivo con i primi due reparti di terapia intensiva. Inizia così il covid center costruito all’Ospedale del Mare di Napoli, a Ponticelli, in uno spazio che prima era un prato alla fine del parcheggio e oggi ospita 48 posti letto covid19, che diventeranno 72 dalla settimana prossima. Finiti i lavori, i reparti sono pronti con tutte le attrezzature e i percorsi differenziati. Ogni corridoio, illustra il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, ha due moduli da 24 posti letto, con ingressi diversi per operatori sanitari e pazienti: medici e infermieri hanno una porta laterale per entrare, indossare i dispositivi di protezione, fare l’ingresso nel reparto e poi uscire dall’altro lato, in una stanzetta per la svestizione prima di tornare nel corridoio.

Tutte le stanze sono a pressione negativa, quindi l’aria non può uscire dalla sala di degenza dei malati. Ogni sala ha un’area di monitoraggio, con i pc che ricevono i dati dai singoli letti e quindi attivano l’allerta in caso di cambiamento delle condizioni del malato, ma il covid center pensa anche e soprattutto ai positivi al covid19 che hanno altre patologie. In una sala ci sono macchinari per chi ha problemi renali e deve fare dialisi, in un’altra 12 posti di oncoematologia, per pazienti oncologici o con patologie ematiche, che sono già immunodepressi e hanno bisogno di una protezione maggiore rispetto agli altri pazienti. Nei reparti ci sono anche gli elettrocardiografi per monitorare il cuore, mentre sono in arrivo anche degli angiografi, per poter dare ai pazienti tutte le attrezzature che servono senza uscire dal covid center.

All’esterno delle sale degenze, nel corridoio, c’è una barella di biocontenimento, completamente avvolta da una plastica trasparente: serve per portare i malati a fare la tac allestita con un nuovo macchinario in una sala del covid center, senza che il respiro dei malati si diffonda nel corridoio dell’ospedale modulare. La Tac ha anche gli iniettori per fare l’analisi con mezzi di contrasto, mentre ogni modulo ha anche un apparecchio per le radiografie.

Per il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, si tratta di “una struttura di avanguardia a fianco all’Ospedale del mare” e il progetto dei 120 posti letto di terapia intensiva in più “sarà completato nei prossimi dieci giorni con altri 24 posti letto al S. Anna di Caserta e altrettanti al Ruggi di Salerno”. “Senza squilli di tromba, nasce una struttura ospedaliera di altissimo livello, con pazienti Covid collocati in un’area ospedaliera separata dal resto dell’ospedale. Una grande prova di efficienza: in 20 giorni è stato realizzato un ospedale vero, non un ospedale da campo” conclude De Luca.

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