sabato, Aprile 20, 2024

Zaia chiede statuto speciale. Arriva lo stop di Maroni

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Zaia chiede al governo lo statuto speciale per il Veneto. Dopo il referendum sulle autonomie è scontro nella Lega. Maroni: “Non ne sapevo niente”.

A poche ore dall’esito del referendum, la Giunta della regione del Veneto, riunitasi in sessione straordinaria, ha deliberato all’unanimità un disegno di legge di iniziativa statale per l’Autonomia speciale. Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia in una conferenza stampa subito dopo la riunione di giunta. Maroni lo gela: “Non ne sapevo niente”. Statuto speciale per il Veneto, insomma. È questa la richiesta del governatore leghista. Ma, oltre alla doccia fredda di Roma, c’è un altro governatore, sempre leghista, che lo stoppa. È Roberto Maroni che, in una intervista a Repubblica, si è detto “spiazzato” dall’iniziativa del collega e ha sottolineato che questo crea “un problema” nella Lega e nella trattativa con il governo. Non si sbilancia (“Francamente non lo so, se per vicende interne alla Lega o per mostrare i muscoli”), ma ammette che, a questo punto, è “difficile fare una battaglia insieme”. “Non ci faranno sedere allo stesso tavolo – continua – un conto è andare a trattare in due, un altro andarci da soli. E poi anche per un motivo strettamente tecnico”. I numeri dei referendum sulle autonomie di ieri parlano chiaro. In Lombardia l’affluenza ha superato il 40%, mentre in Veneto ha sfiorato il 60%. Ora il governo Gentiloni è obbligato ad aprire il confronto. Ieri mattina, infatti, Zaia ha illustrato le delibere di giunta, svoltasi in seduta straordinaria post referendum. Tre progetti con cui si avvia la trattativa col governo e si crea la consulta del Veneto per l’autonomia. E poi ancora un’altra delibera per un percorso che porta a fare in modo che anche il Veneto sia riconosciuta Regione a Statuto Speciale, presentando una proposta di legge costituzionale. “Non esistono trattative in cui vai a scartamento ridotto, solo i pessimisti non fanno fortuna. Noi ovviamente chiederemo tutte le 23 competenze”. Questo l’annuncio di Luca Zaia l’indomani del suo trionfo al referendum sull’autonomia in Veneto che ha registrato oltre il 57% di affluenza e il 98.1% di “sì” al regionalismo differenziato. Nell’intervista a Repubblica Maroni ha inoltre spiegato che al governo chiederà che alla Lombardia venga riconosciuto lo status di regione “speciale”. Questo non va assolutamente confuso con lo “statuto speciale”. L’obiettivo del presidente della Lombardia è “ottenere più soldi con i meccanismi del residuo fiscale, il tutto nel quadro dell’unità nazionale”.

 

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