mercoledì, Aprile 24, 2024

Porto di Torre Annunziata: Terzo scalo portuale della Campania?

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Torre Annunziata tra sogni e realtà: la parabola discendente della fu Oplonti o quella ascendente del porto turistico-commerciale? Intervista all’assessore ai lavori pubblici del comune di Torre Annunziata Luigi Ammendola.

Salvatore Aulicino Mazzei – Stamattina la città di Torre Annunziata avrebbe dovuto ospitare il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (assente per motivi istituzionali) che avrebbe dovuto inaugurare in maniera che potremmo definire “kafkiana” un‘opera non ancora conclusa.

Si sta parlando del dragaggio del porto di Torre Annunziata che sempre nelle intenzioni dovrebbe consentire alla città di riconvertire o per meglio dire unire alla destinazione commerciale del porto oplontino anche quella turistica.

L’occasione è stata propizia per intervistare l’assessore ai lavori pubblici del comune di Torre Annunziata Luigi Ammendola.

Porto di Torre Annunziata: Terzo scalo portuale della Campania?

Partendo dalle dichiarazioni rilasciate dallo stesso assessore in merito alla riqualificazione dello scalo portuale destinato ad aprirsi finalmente al turismo abbiamo ragionato delle prospettive di sviluppo per la città. Di seguito l’intervista completa:

A.M.- Torre Annunziata appare una città allo sbando, le continue critiche che piovono ogni giorno sull’operato della amministrazione oltre che le continue denunce di illegalità da parte dei cittadini non sembrano rappresentare un buon viatico per parlare di futuro roseo. I cittadini sono indignati e sui social network che volente o nolente rappresentano la “pancia” e il “cuore” dell’opinione pubblica denunciano e minacciano proteste sempre più pressanti. Come e con quali mezzi può ancora oggi la politica credere di poter convincerli che la prospettiva turistica possa essere reale?

L.A.  Mi definisco un sognatore, con Casillo siamo stati i primi a credere nel grande progetto Pompei quando tutti ci additavano come folli. Il mio lavoro parte da lontano, nella precedente amministrazione sono stato per anni consigliere comunale. La gente vorrebbe tutto e subito ma politica e burocrazia hanno tempi precisi da dover rispettare.

A.M. Lei è un cittadino torrese e da cittadino dovrebbe  vivere le stesse criticità che vivono i suoi concittadini, se nel corso di questa intervista dichiarasse cose non vere mentirebbe in primis a se stesso.

L.A. Sono torrese doc, originario del cosiddetto “quadrilatero”, bisogna essere sinceri come lei mi invita a fare; il porto di Torre Annunziata è un porto commerciale e può diventare solo un porto “misto” e non unicamente turistico come qualcuno prospetta. L’ attività di riconversione  va fatta nel tempo. Nascita infrastrutture, nuovo casello su via sette termini per permettere una maggiore accoglienza. Nel 2012 abbiamo presentato il PUA senza avere risposta dalla regione. Chiediamo che quel piano, nel quale abbiamo previsto al nascita di un porto misto, venga approvato .

A.M. Navi di grossa stazza significa avere navi da crociera nel porto di Torre Annunziata, immaginando che questo sia possibile come crede possa sposarsi questo “sogno” con una accoglienza ai potenziali turisti praticamente inesistente?

L.A. L’obiettivo come le dicevo è creare delle infrastrutture adeguate allo scopo, nautica da diporto fronte Salera, creare una banchina forse due per l’attracco. Anche se il paragone potrà sembrarle esagerato, anche Napoli ha un lato commerciale ed uno turistico così come Salerno. De Luca ha più volte indicato Torre Annunziata come terzo scalo portuale della Campania.

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