giovedì, Marzo 28, 2024

Pasquale Rescigno, da Ponticelli al premio negli USA per la ricerca sul cancro

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Pasquale Rescigno: il 34enne oncologo napoletano è stato recentemente premiato col Merit Award dall’ASCO (l’associazione degli oncologi americani).

Una bella storia di riscatto culturale arriva dal quartiere di Ponticelli, parte di una Napoli Est troppo spesso al centro delle cronache per ben altre vicende. Il protagonista si chiama Pasquale Rescigno, 34enne medico specializzato in oncologia nel 2014 alla Federico II e trasferitosi a Londra, al Royal Marsden Hospital e all’Istitute of Cancer Reserach.

Ma “nel 2016, un po’ in controtendenza -ha dichiarato Rescigno a “Il Mattino”- ho deciso di riprendere i contatti con la mia Università e ho iniziato il dottorato sotto la supervisione dei docenti Arturo Genovese e Sabino de Placido”. Primo di 4 fratelli (gli altri sono, rispettivamente, avvocato a New York e infermiere, mentre la più piccola si sta laureando in filosofia), Rescigno è vincitore di concorso, senza borsa di studio.

E senza mai lasciare l’Inghilterra, che gli paga stipendio, vitto e alloggio: “Lì continuo a occuparmi di prostate targeted therapy group” (affiancando Johann de Bono, uno degli esperti mondiali sul carcinoma della prostata).

Il suo lavoro di ricerca contro il cancro ha ricevuto lo scorso giugno un grande riconoscimento: insieme ad altri 10 ricercatori italiani (tutti tra i 30 e i 37 anni), Rescigno è stato premiato col Merit Award 2018 della Conquer Cancer Foundation.

Si tratta di un premio tra i più ambiti nell’ambito della ricerca oncologica, rilasciato annualmente in occasione dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology), l’associazione degli oncologi americani. L’ASCO ha assegnato a Pasquale Rescigno il Merit Award per aver dimostrato che una famiglia di carcinomi alla prostata è sensibile al farmaco abiraterone, aprendo le porte a nuovi possibili trattamenti.

Davvero una enorme soddisfazione per questo ragazzo di Ponticelli, che grazie ai suoi studi è diventato una splendida eccellenza italiana nel mondo.

Foto: “Areacomunicazione.policlinico.unina.it”

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