di Maria Sordino – Un nuovo trattamento contro il linfoma non-Hodgkin, neoplasia maligna del tessuto linfatico, ha ricevuto il via libera della Food and drug administration, l’organismo governativo americano che regolamenta l’utilizzo e la certificazione delle procedure sanitarie. Si chiama «Yescarta» ed è una terapia genica che, secondo gli esperti, è in grado di riconfigurare le cellule immunitarie del paziente, trasformandole in killer del cancro. L’approccio, indicato per i pazienti adulti colpiti da un linfoma non-Hodgkin non responsivi ad almeno due cicli di chemioterapia, agisce attivando i linfociti del paziente direttamente contro le cellule maligne e ha l’obiettivo di cronicizzare la malattia. L’approccio prevede il prelievo dei linfociti T (cellule del sistema immunitario) dello stesso paziente e la loro ingegnerizzazione in laboratorio, che avviene mediante l’inserimento di una porzione di Dna in grado di riconoscere l’antigene: in questo caso le cellule neoplastiche. La successiva infusione dà il via all’«attacco» nei confronti del tumore.
«Queste terapie rappresentano un passo significativo verso trattamenti personalizzati che possono avere un terribile impatto sulle vite dei pazienti – spiega Carl June, direttore dell’unità di ricerca traslazionale dell’università della Pennsylvania e pioniere del nuovo trattamento -. Stiamo creando la prossima ondata di terapie per il cancro. Per adesso i risultati riguardano i tumori ematologici, ma l’auspicio è quello di poter presto allargare la platea delle neoplasie da trattare in questo modo».
Articolo pubblicato il: 27 Ottobre 2017 17:44