martedì, Aprile 16, 2024

NOVA Italia Onlus inaugura la nuova sede di Portici in cooperazione con la Protezione Civile

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E’ stata inaugurata la nuova sede zonale di NOVA Italia onlus in C.so Garibaldi, 119 Portici, in cooperazione con la Protezione Civile e il Comune di Portici.

A tagliare il nastro è stato il Presidente Nazionale di N.O.V.A. ITALIA Onlus, Vittorio Adelfi. L’associazione promuove tra le sue finalità l’impegno sulle tematiche dell’ambiente, coopera con la Protezione Civile con le sue tecnologie utilizzando i droni in caso di calamità naturali o per monitorare il territorio in zone che risultano inaccessibili all’uomo. Infatti di recente la Protezione Civile ha richiesto interventi dei droni nelle zone colpite dal terremoto nel Comune di Amatrice. img-20161107-wa0014Inoltre l’associazione ha ideato “OFFICINA DRONI”, un progetto tecnologico dedicato ai DRONI, ovvero i SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), in questi ultimi anni, attraverso lo sviluppo di versioni dedicate all’utilizzo civile, sono stati protagonisti nelle attività scientifiche e professionali. All’evento sono intervenuti istituzioni e associazioni tra cui Mario Biasiello, responsabile A.N.C. Associazione Nazionale Carabinieri; Giorgio Napolitano, presidente A.R.I Associazione Radioamatori Italiani-Sezione di Portici; Michele Miranda, presidente Comitato Consumatori e Difesa dell’Ambiente sede regionale; Gennaro Sallusto, Comandante dei Vigili Urbani; Antonino Caracciolo, pilota autorizzato Enac per Operazioni Specializzate Critiche (n. 8750 prot. 113912). img-20161107-wa0016Il responsabile della nuova sede di Portici di NOVA Italia Onlus è Ciro Lardone impegnato da anni nel dipartimento della Protezione Civile come volontario. L’evento e la struttura della sede sono stati realizzati senza ricevere nessun finanziamento ma solo con il contributo dei volontari del neonato centro N.O.V.A. Italia Onlus che potrà dare un importante contributo al Comune Portici e  alla Protezione Civile.

A breve saranno organizzati anche dei corsi di addestramento per reclutare nuovi volontari pronti ad intervenire. Non a caso la sede nasce in un territorio strategico definito “zona rossa” per l’area vesuviana, cioè l’area da evacuare in via cautelativa in caso di ripresa dell’attività eruttiva.

img-20161107-wa0011-2L’area è stata individuata dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle indicazioni della Comunità scientifica, e in raccordo con la Regione Campania. Il punto di partenza per l’aggiornamento di queste aree è stato il documento elaborato dal gruppo di lavoro “Scenari e livelli d’allerta” della Commissione Nazionale, istituita nel 2003 per provvedere all’aggiornamento dei Piani nazionali di emergenza per l’area vesuviana e flegrea. La nuova zona rossa, a differenza di quella individuata nel Piano del 2001, comprende oltre a un’area esposta all’invasione di flussi piroclastici (zona rossa 1) anche un’area soggetta ad elevato rischio di crollo delle coperture degli edifici per l’accumulo di depositi piroclastici (zona rossa 2).

La ridefinizione di quest’area ha previsto anche il coinvolgimento di alcuni Comuni, tra cui Portici, che hanno potuto indicare, d’intesa con la Regione, quale parte del proprio territorio far ricadere nella zona da evacuare preventivamente.

Queste indicazioni operative sono contenute in un decreto del Capo Dipartimento della protezione civile e sono state elaborate d’intesa con la Regione Campania e sentita la Conferenza Unificata (sede congiunta della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali).

Le notizie riportate rientrano nel Piano nazionale di emergenza per il Vesuvio e sarà costantemente modificato e visibile sul sito www.protezionecivile.gov.it per raccontare tutte le fasi che porteranno alla sua ridefinizione.

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