venerdì, Aprile 19, 2024

Napoli, Ponticelli: tra rifiuti in strada e discariche a cielo aperto

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: incubo rifiuti nel quartiere di Ponticelli, tra vari materiali sparsi in strada e una discarica abusiva in via Argine.

Il quartiere napoletano di Ponticelli sta di nuovo convivendo con l’incubo rifiuti, tra vari materiali sparsi in strada e una discarica a cielo aperto in via Argine. Come riporta “Cronache della Campania”, nella zona di via Manlio Rossi e in viale Carlo Miranda (ovvero quella delle palazzine popolari), ci sono rifiuti a terra (anche ingombranti) e perfino materiali utilizzati per lavori di posa della fibra ottica.

Ma ciò non è “nulla” in confronto alla discarica a cielo aperto a ridosso di via Argine, presente da oltre dieci anni. Come riportato da un focus de “Il Mattino”, in quel deposito abusivo di spazzatura vi sono diverse tonnellate di rifiuti organici, scarti di lavori edili, rotoli di guaina, oggetti in plastica, sparsi tra strada, marciapiede e terreni adiacenti alla rampa di uscita della strada statale 162dir.

Per anni tale spazio è stato una baraccopoli: il villaggio rom è stato poi sgomberato nell’estate 2015 e l’area era stata ripulita dai rifiuti. La bonifica si è però interrotta, per cui non ci sono state ulteriori azioni utili a riqualificare l’area dall’altro lato della carreggiata. Nonostante le tante denunce dei residenti, finora non è mai stato realizzato alcun intervento risolutivo, nemmeno dopo gli incendi di febbraio 2017.

Il tratto di strada resta accessibile a chiunque: la rete arancione posizionata nei mesi scorsi per evitare il passaggio di veicoli è stata facilmente divelta e ora giace nell’area verde così come tutti gli altri rifiuti. Da sottolineare, inoltre, come tutto ciò avvenga a poca distanza non solo di case, di terreni coltivati e della scuola “Marie Curie”, ma anche di quel Palavesuvio che sarà tra gli impianti delle Universiadi (in programma dal 3 al 14 luglio).

Foto in evidenza: “Il Mattino”

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