giovedì, Marzo 28, 2024

Napoli, omicidio di Camorra e racket dei giochi online: quattro arresti

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: la Polizia ha arrestato quattro persone per un omicidio di Camorra del 2014 e per un giro di racket legato alle truffe tramite giochi e scommesse online. I NOMI degli arrestati.

Blitz contro la Camorra. Dalle prime ore di questa mattina, la Squadra Mobile di Napoli è impegnata in una operazione di polizia giudiziaria nell’area flegrea. Gli uomini della Polizia di Stato stanno dando esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Il primo provvedimento è stato emesso nei confronti di Giuseppe Mazzaccaro (41 anni), ritenuto mandante dell’omicidio di Luca Megali, consumato in data 6 novembre 2014 in zona Marano, all’interno di una barberia che la vittima gestiva. L’arrestato è ritenuto elemento di vertice della zona denominata della “99” del Rione Traiano ed è cognato di Alfredo Sorianiello (alias ‘o biondo, 52 anni, capo dell’omonimo clan).

Il delitto, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile, sarebbe stato commesso nell’ambito dello scontro esistente nell’anno 2014 tra il gruppo Sorianiello ed il clan Tommaselli, in contrapposizione tra loro per il predominio territoriale dell’area flegrea di questo capoluogo. Megali è risultato estraneo a qualsiasi dinamica criminale ed era immune da precedenti penali.

Il secondo, nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso: si tratta di Yusseff Aboumouslim (28 anni), Lucio Musella (31 anni) ed Ernesto De Carlo (35 anni).

Gi arrestati si sarebbero resi autori di due distinte vicende estorsive, entrambe finalizzate ad ottenere un ingiusto profitto sul ricavato di truffe on-line effettuate tramite giochi e scommesse.

De Carlo al fine di recuperare la somma di circa 500 euro, provento della truffa, avrebbe richiesto l’intervento di Aboumouslim – da lui conosciuto come soggetto di una certa caratura criminale – il quale, attraverso minacce e intimidazioni di matrice camorristica, avrebbe costretto la vittima a corrispondere la suddetta somma.

Successivamente, lo stesso De Carlo sarebbe divenuto vittima del medesimo meccanismo criminale nel secondo episodio estorsivo che le indagini hanno documentato. Aboumouslim, infatti, con la complicità di Musella, avrebbe tentato di imporre a De Carlo, con minacce e percosse, il pagamento di una tangente estorsiva di 10.000 euro affinché potesse continuare indisturbato a svolgere la sua illecita attività di truffatore.

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