venerdì, Marzo 29, 2024

NAPOLI – JUVENTUS: Cresce l’attesa dei tifosi

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Si avvicina il primo dei due match contro la Juventus, domenica è alle porte, finalmente! Il Napoli gioca per i tre punti, per rincorrere la Roma ed il secondo posto.

di Gianmarco Giugliano – La pausa delle nazionali è servita solo per far parlare ancora di più di queste partite, due in tre giorni, campionato e coppa Italia in un crescendo di attesa e speranza che riempie il cuore di tutti i napoletani. Poteva bastare il nome Juventus ad attirare oltre 100000 spettatori al San Paolo ma questa volta c’è di più: c’è il ritorno di Higuaìn, la rabbia per i torti arbitrali dell’andata di coppa Italia, le polemiche che partono con cadenze impressionanti dai giornali, dai politici e dalle cronache giudiziarie. Se un anno fa c’erano già molti motivi per correre allo stadio, quest’anno ce ne sono molti di più. Motivi che vanno oltre la semplice sfida sportiva, motivi che toccano il cuore, l’amore tradito, la voglia di riscatto.Napoli-v-Juventus

Non basta ai napoletani avere un Mertens avanti ad Higuain nella classifica cannonieri, non basta avere lo stesso distacco dello scorso anno in campionato pur non avendo più il recordman delle reti in serie A; non basta neppure il fatto che ormai siano trascorsi oltre sette mesi da quell’addio condito da fughe e parole non dette. No! non basta…

Napoli vuole far sentire la sua voce e gridarla perché qui il calcio va oltre il semplice indossare una maglia: qui il calcio è ( o vorrebbe essere) appartenenza. Scelte professionali, voglia di vincere non interessano: qui si ricorda solo un calciatore che cantava “difendo la città” e per il quale, dopo l’espulsione di Udine, si era addirittura scesi in piazza per manifestargli il sostegno e l’amore. Amore ricambiato con una fuga, con visite mediche fatte di nascosto, con il passaggio al “nemico” più odiato; con una delusione che ancora oggi, a ricordarla, fa stringere il cuore.

Portai mio figlio per la prima volta allo stadio il 14 maggio del 2016. Lo portai sotto la pioggia con la speranza di potergli far gridare il suo nome per almeno due volte (furono tre) e per poter festeggiare non solo la qualificazione in Champions ma soprattutto il record dei gol.

Come fai a spiegare ad un bambino di 4 anni e mezzo, qualche mese dopo, che il suo idolo non giocherà più con la maglia del Napoli e che addirittura giocherà nella Juventus? Come fai? Non ricordo cosa gli dissi ma il giorno dopo, ricordo, che mentre giocava alla Xbox, mi venne vicino e  disse: “papà, non voglio più Higuaìn nel Napoli; me lo puoi togliere? Lui non ci vuole più bene…”. Semplicità di un bimbo, verità di vita… Forse quella delusione è passata più in fretta a lui che a me. A me che sarò al San Paolo domenica e fischierò Higuain ad ogni palla che toccherà: a me i nervi non si sono calmati. Eppure dovrei pensare alla Juventus, ai tre punti, alla qualificazione in coppa piuttosto che ad Higuaìn, ma sono un sentimentale e non posso fare a meno di pensare a chi ha tradito i miei sentimenti scappando come un ladro, senza salutare, senza un pizzico di rispetto”.

Tanti napoletani pensano questo, forse tutti. Ma domenica si gioca per i tre punti, per rincorrere la Roma ed il secondo posto. Appena i giocatori toccheranno il pallone non ci saranno più parole, odi, recriminazioni storiche o collusioni con la n’drangheta: saranno solo 22 ragazzi che daranno l’anima per vincere. Ma quelli in maglia azzurra dovranno dare più dell’anima e correre in campo come non hanno mai fatto: c’è una città che li supporterà, c’è un popolo ed una voglia di appartenenza che, per chi non guarda il Vesuvio tutti i giorni con gli occhi della vita, non si può capire.

C’è solo un finale a questo punto: FOZZZZZA NAPOLI!!!

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