giovedì, Marzo 28, 2024

Universiade: l’apneista Mariafelicia Carraturo interpreterà la Sirena Partenope

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Universiade 2019: Mariafelicia Carraturo (apneista napoletana record del mondo) sarà la Sirena Partenope durante la cerimonia inaugurale di mercoledì 3 luglio allo stadio San Paolo.

Mariafelicia Carraturo, apneista profondista napoletana record del mondo, interpreterà la Sirena Partenope e sarà la protagonista del segmento d’apertura nella Cerimonia inaugurale della 30^ Summer Universiade allo Stadio San Paolo il 3 luglio, ideata e prodotta da Balich Worldwide Shows.

Dalla pinna con cui raggiunge – con il battito del suo cuore e la forza dei suoi polmoni – le profondità del mare alla pinna della Sirena Partenope: l’apneista napoletana avanzerà, con una coda argentata lunga 60 metri, in un San Paolo che, per una notte, grazie a uno spettacolare gioco di luci ed effetti speciali, si trasformerà nel Golfo di Napoli, con il mare che invaderà il terreno di gioco.Universiade: l’apneista Mariafelicia Carraturo interpreterà la Sirena Partenope La Sirena dei record che domina gli abissi è Mariafelicia Carraturo, 48 anni, erede dell’omonima dinastia di pasticcieri partenopei, che lo scorso 25 agosto ha stabilito a Sharm el Sheikh il nuovo record del mondo Cmas (Confederazione Mondiale Attività Subacquee) di apnea in assetto variabile con la monopinna, scendendo a una profondità di 115 metri in 3 minuti e 4 secondi.

Mi sento onorata – afferma entusiasta – di rappresentare Partenope. Scegliere me significa offrire un messaggio molto forte per i giovani atleti, uno sprone a tutti coloro che hanno una meta, un sogno o un obiettivo”.

L’atleta napoletana, infatti, a 36 anni frequenta il primo corso di apnea e a 40 vi si dedica con passione e determinazione, scoprendo una vera e propria predisposizione per questo sport. Da allora inanella record su record: finora sei italiani e uno mondiale in 4 discipline diverse. Non solo. Mai nessuna donna italiana della sua età è riuscita ad omologare un record mondiale.

Ho trasformato un momento negativo della mia vita – racconta la Carraturo – in un’opportunità: il mio viaggio dall’abisso alla rinascita mi porta a diventare atleta a 40 anni, dopo una separazione e già madre di due figli. Un percorso complesso in cui però ho trovato la mia dimensione con slancio e forza di volontà. Anche per l’Universiade sarà così, niente è impossibile e Napoli può vincere questa sfida. Sono orgogliosa di rappresentare la rinascita della mia città e spero di essere fonte di ispirazione, con la mia storia, per tutti i giovani che hanno voglia di mettersi in gioco”.

Dal 3 al 14 luglio Napoli e la Campania si apprestano ad accogliere oltre novemila atleti di 127 delegazioni, pronti a far segnare nuovi record. “Lo sport è un valore – conclude la campionessa napoletana – da portare avanti fin da giovanissimi. Mi farebbe piacere che venisse colto il significato dell’Universiade dove si coniugano studio e sport. Laddove spesso le istituzioni non arrivano, lo sport unisce, in un unico abbraccio, un po’ come il Golfo di Napoli”.

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