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Parkour, lo sport estremo della strada: curiosità e rischi

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Il Parkour è uno sport estremo che si afferma sempre di più per le strade delle città. La sua diffusione è stata possibile grazie al lavoro di milioni di Traceurs.

di Luigi Cocozza e Armando Gisonna – Il Parkour è un nuovo sport che si sta affermando sempre di più tra i giovani. Molti eventi includono nel proprio intrattenimento aree dedicate a questa attività fisica stravagante. In alcune produzioni cinematografiche appaiono figure che richiamano questa disciplina e si vedono sempre più atleti invadere le strade con le loro abilità spettacolari. La sua diffusione è stata possibile grazie al lavoro di milioni di Traceurs.

Che cos’è il parkour?

Il Parkour vero è proprio è il modo più efficiente per andare da un punto A ad un punto B, mentre la sezione che riguarda lo stile e la creatività, quindi l’acrobatica, è il Freerunning. Nato originariamente per essere uno sport non competitivo, utile al solo superamento dei propri limiti e paure di sé stessi, con gli anni sono state introdotte competizioni tra cui l’evento più prestigioso è il Redbull Art of Motion, fondato a Vienna, e dal 2012 le competizioni si svolgono a Santorini.

Parkour, lo sport estremo della strada: curiosità e rischi

Le vittorie del Parkour sono recenti, infatti nel 2016 è diventato sport ufficiale in Gran Bretagna, primo paese al mondo e successivamente la Federazione Internazionale di Ginnastica ha incluso il Parkour tra le proprie discipline e sarà presente per la prima volta al Mondiale 2020.

Il Parkour in Italia

Il Parkour arriva in Italia attorno al 2005, sviluppandosi molto grazie al web. Siti minori di rilevanza locale fondati dai praticanti iniziano a creare i primi incontri tra tracciatori.

Nel consiglio nazionale del 19 dicembre 2017, il CONI riconosce il Parkour come disciplina ufficiale, aggiungendolo all’elenco delle discipline sportive. In Campania è possibile praticarlo a Napoli presso il Void Park in via Montagna Spaccata, Associazione Sportiva Ginnastica Campania 2000 via Canzanella Vecchia (Fuorigrotta) e in primis il Tappeto di Iqbal a San Giovanni Barra gestita dall’atleta campano Antonio Bosso.

Chi sono i Traceurs?

Come nel calcio si chiamano calciatori, i praticatori del Parkour si chiamano appunto Traceurs. In italiano tracciatori, indicando l’abilità del Traceur, termine coniato nel 1997, nel saper individuare aree provviste di ostacoli con cui interagire.

È uno sport giovane, nato dapprima nei primi anni 80’ con il nome di l’art du déplacement, l’arte dello spostamento; poi ritorna nel 1998 con il termine Parkour, da parcour che significa “percorso” e infine approda in Gran Bretagna 15 anni fa.

Parkour, lo sport estremo della strada: curiosità e rischi

Del resto a Londra il Parkour è una passione molto sentita e a Westminster dal 2012 sorge il più grande parco del mondo sul tema, il Leap London Experience of Art du deplacement. Importante menzionare il cofondatore della disciplina, David Belle (in foto di copertina) che promosse la sua disciplina filmando le sue capacità, come fanno tutti i Traceurs al giorno d’oggi su Instagram e YouTube.

Il Parkour purtroppo fatica ad essere accettato come sport poiché viene messo in evidenza il grado di pericolosità elevato nell’effettuare determinati movimenti ed eventuali danni a strutture pubbliche e in risposta a tali azioni viene vietata l’attività del Parkour e in situazioni estreme si esorta l’allontanamento dall’area.

Dal canto suo, il Parkour essendo una pratica recente, non si è ancora affermato per la sua filosofia di libertà, espressione e di evoluzione che sono alla base di questa disciplina. Per non essere d’intralcio all’evoluzione di tale sport federale sarebbe opportuno condividere l’entusiasmo dello stesso ministro dello Sport Tracey Crouch, che ha elogiato le caratteristiche del Parkour spiegando che “promuove il movimento in spazi all’aperto incoraggio la gente a praticarlo”.

Attenzione, per chi volesse iniziare a praticare questo sport estremo è consigliabile rivolgersi a centri sportivi che organizzano corsi con istruttori di Parkour.

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