venerdì, Marzo 29, 2024

La Coppa Italia è rigorosamente del Calcio Napoli: battuta la Juventus dal dischetto

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

Dopo una buona prestazione nei novanta minuti con due pali colpiti, il Calcio Napoli deve aspettare i calci di rigore per mettere in bacheca una Coppa meritatissima

 

Cinquanta anni dopo le emozioni di Italia Germania del 1970, il 17 giugno fa segnare un’altra data importante: la sesta Coppa Italia vinta dal Calcio Napoli, senza pubblico, con le mascherine, col distanziamento e tutto ciò che questo triste periodo ha portato.

Era una sfida nella sfida: Sarri contro Gattuso alla rincorsa del primo trofeo conquistato in Italia; Ronaldo contro Mertens campioni a loro modo; Calcio Napoli contro Juventus per una sfida che negli ultimi anni ha onorato il calcio italiano pur non dando a chi meritava sul campo, uno scudetto sacrosanto.

Il Calcio Napoli si giocava tantissimo

oltre alla vittoria di una Coppa, c’era l’ingresso in Europa (anche se in europa League) che fino all’arrivo di Gattuso sembrava un traguardo impossibile, c’era la possibilità di giocarsi il prossimo anno la Supercoppa, c’era la possibilità, come ampiamente detto, per alcuni calciatori, di prendersi una rivincita contro la Juventus.

Per i tifosi c’era lo “sfizio” di alzare la Coppa in faccia a Sarri ed Higuain, eroi passati dall’altare alle ceneri del dimenticatoio per delle scelte tutt’altro che comprensibili.

Poi c’è Gattuso, la sua umiltà, la sua umanità, la sua dedizione ad uno sport che, come detto dall’allenatore stesso in conferenza stampa,  gli ha dato tanto mentre la vita, negli ultimi giorni, gli aveva strappato uno degli affetti più cari.

Per il Calcio Napoli questa partita valeva una stagione, per la Juventus no, anzi poteva essere, se avesse fatto una preparazione in funzione della Coppa Italia, pericolosissima in vista di obiettivi molto più importanti come lo scudetto o la Champions.

Ed il Calcio Napoli di Gattuso era decisamente più in forma, si è visto dalla mezz’ora in poi, prendendo sempre più campo, evitando sempre il timido pressing juventino e rendendosi sempre più pericoloso.

Gattuso decide di schierare dal primo minuto:

Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz, Demme, Zielinsky, Insigne, Mertens, Callejon. Mancano Manolas, Lobotka ed Ospina.

Nella Juventus Sarri non può schierare Higuain, Chiellini, Kedira ed in attacco schiera Ronaldo con Dybala e Douglas Costa.

La cronaca

Inizia bene la Juventus non tanto per propri meriti ma grazie ad errori difensivi partenopei che potevano mettere la partita in una direzione ben precisa.

Al 6’ l’azione più pericolosa della Juventus con Callejon che sbaglia un retropassaggio e serve Dybala; l’argentino serve Ronaldo che calcia di prima intenzione ma trova un prontissimo Meret a deviare il pallone.

Al 23’ Insigne su punizione colpisce il palo.

Al 39’ Dybala serve Ronaldo in profondità ma Meret è attentissimo ed anticipa il portoghese oggi davvero in grande difficoltà.

Al 41’ clamorosa occasione per il Calcio Napoli: Demme dopo un rimpallo si trova a tu per tu con Buffon ma l’esperto portiere devia il pallone in angolo.

Al 42’ Insigne calcia alto da posizione defilata.

Nella ripresa il Calcio Napoli prende ancora più campo mentre la Juventus affanna sia nella costruzione che puntualmente sbatte contro il muro partenopeo ben diretto da Koulibaly e con un Maksimovic che, sontuosamente, prende tutti i palloni di testa. Benissimo tutta la fase difensiva del Calcio Napoli con Demme, Fabian, Zielinsky, Callejon e Insigne pronti a coprire tutti gli spazi.

Generosissimo Mertens che imbriglia Pijanic al centro del campo ed evita le verticalizzazioni centrali al pachidermico centrocampo juventino.

Al 66’ Callejon cede il posto a Politano mentre Mertens lascia il campo per Milik.

Al 68’ Politano dal limite impegna Buffon in una parata sul palo di destra.

Al 72’ grande azione azzurra con Milik che da ottima posizione calcia alto sulla traversa.

All’88’ Elmas entra al posto di un generosissimo Zielinsky.

Al 93’ clamorosa occasione per il Calcio Napoli: Maksimovic su azione d’angolo colpisce di testa ma Buffon prima salva vicino al palo e poi si supera sulla conclusione a botta sicura di Elmas che, deviata, finisce sul palo.

Alla fine dei novanta minuti possesso palla per il Calcio Napoli 51% a 49%; 8 tiri in porta per gli azzurri contro 3 della Juventus.

Senza supplementari si battono i calci di rigore

Ed è quì che deve intervenire il dio del calcio; è quì che quella giustizia tanto invocata per i tantissimi calciatori che si sono visti scippare uno scudetto deve fare la sua parte.

C’è Meret in porta per il Calcio Napoli, la metà degli anni del suo idolo Buffon. C’è la voglia di iniziare a vincere contro l’esperienza di una vita.

Il primo a battere il rigore è Dybala. Meret para.

Insigne realizza 1-0 per il Calcio Napoli.

Danilo è il secondo rigorista per i bianconeri: starnissima rincorsa e tiro altissimo.

Politano invece prende una lunga rincorsa, Buffon intuisce ma il tiro è forte e si infila in rete. 2-0

Bonucci, Maksimovic, Ramseyrealizzano i rigori che portano il risultato sul 3-2.

Tocca a Milik, proprio lui che sembra tentato dalle sirene juventine. Per il polacco che mai ha inciso nelle partite importanti, è il momento più importante della sua avventura napoletana.

La palla finisce in rete è il 4-2 finale: il Calcio Napoli vince la sesta Coppa Italia della sua storia, può iniziare la festa in città e sul campo.

Ad alzare la Coppa c’è Insigne: un napoletano dopo Paolo Cannavaro, un napoletano che ha lottato per diventare il capitano della sua città, che ha sopportato critiche spesso cattive. Lorenzo può alzare la Coppa, i giocatori possono stringersi attorno a Gattuso e dedicargli questa vittoria ed in uno stadio senza tifosi risuona finalmente il vero inno degli azzurri: quel “surdato nnammurato” che è  simbolo, da un secolo, della nostra città.

Oj vita oj vita mia… canta Napoli, canta Mertens dopo il rinnovo e dopo aver regalato prima della gara una emozione grandissima con il suo video per la città; canta Insigne napoletano di Napoli con la N maiuscola, canta De Laurentiis che ha meritato questa coppa, cantano i tifosi sei anni dopo l’ultima vittoria, cantano sapendo di aver vinto contro Sarri, il loro comandante, contro Higuain il loro ex capocannoniere e soprattutto contro la Juventus e tutto ciò che rappresenta.

Ora c’è una domanda che tutti si pongono: ma questa è la fine di un ciclo o l’inizio di una nuova era?

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