In 5 minuti il Napoli dissolve l’anatema della Dea ed esorcizza l’incantesimo dell’Atalanta. Un tempo per soffrire, un altro per ribaltare e trionfare.
di Gianmarco Giugliano – Sotto per il gol di Cristante nel primo tempo, il Napoli rimonta nella ripresa con un eurogol di Zielinsky, Mertens ed il primo gol in serie A di Rog. Il primo tour de force del Napoli si chiude nel migliore dei modi. 
Quattro partite ufficiali e quattro vittorie. Questa con l’Atalanta ha però un significato importantissimo. In carriera, Sarri aveva battuto una sola volta Gasperini e lo scorso anno i bergamaschi erano stati gli unici a togliere tutti e sei i punti al Napoli riuscendo nell’impresa di non subire neppure un gol. La marcatura ad uomo predisposta da Gasperini, la grinta e la capacità di velocizzare sulle corsie laterali mettono, nel primo tempo, il Napoli in grandissima difficoltà. Era dalla partita con l’Atalanta nel girone di ritorno che non si vedeva un Napoli così poco incisivo. La squadra di Sarri appare svogliata, imprecisa ed in difficoltà nell’impostazione. Bloccato Jorginho, gli errori nei passaggi sono tantissimi. Solo al 10’ Mertens tira nello specchio della porta senza impensierire Berisha. Al 15’, invece, c’è il gol di Cristante su azione di calcio d’angolo. L’Atalanta dimostra di meritare il vantaggio e con un ispiratissimo Ilicic vanno vicino al raddoppio. Al 39’ è Maggio a salvare su un tiro di Masiello. I secondo 45’ sembrano già decisivi per il campionato del Napoli. Ha la squadra la capacità di reagire? C’è quel pizzico di fortuna che aiuta sempre i vincenti? Ci sono i cambi in panchina per rifare vigore ad una squadra che ha giocato 4 gare in pochissimo tempo? La risposta è tre sì convinti ed importanti. Zielinsky al 56’ stoppa la palla dal limite e tira dal limite dell’area: la stoccata forte e precisa si insacca nell’angolo alto di Berisha. Lo scorso anno queste partite non si recuperavano. 
Strano il cambio di Gasperini alla fine del primo tempo: fuori un ottimo Petagna e dentro un De Roon poco brillante. Sarri tra il 57’ ed il 74’ cambia tutto il centrocampo: fuori un evanescente Hamsik per un Allan lottatore gagliardo e senza paura. Nel frattempo al 60’ è proprio Allan a lanciare Insigne. Il magnifico di testa serve a Mettere la palla del 2-1. Al 66’ fuori un Jorginho in difficoltà per la fisicità ed il temperamento di Diawara. Ottima scelta di Sarri: il Napoli ricomincia a dominare a centrocampo. Al 74’ dentro Rog per uno stanco Zielinsky. All’86 grandissima azione di contropiede del Napoli: Callejon serve Mertens che senza vedere appoggia a Rog la palla del 3-1.
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La qualità dei cambi a centrocampo, il colpo da campione di Zielinsky e quel pizzico di buona sorte che non guasta mai, sono stati gli ingredienti fondamentali per la vittoria. A fine gara, il saluto di Reina al pubblico sembrerebbe più un addio che un modo di far festa. I prossimi giorni diranno se il Napoli tratterra’ lo spagnolo o lo lascerà libero di andare al PSG. Uomo spogliatoio ed uomo di fiducia di Sarri: non sarà una decisione facile. Ora c’è la pausa per le nazionali: il Napoli si ferma dopo aver conquistato la qualificazione ai gironi di Champions e lasciando il campionato al primo posto in ottima compagnia. Juventus Inter e Milan sono anche loro a bottino pieno.
(foto sscnapoli)