“Meritavamo di vincere, il pareggio è stretto”. Marek Hamsik ha segnato il suo settimo gol alla Juventus ed il 111esimo con la maglia del Napoli, mettendosi a -4 da Maradona nella classifica dei bomber del Napoli. Questo il commento del capitano azzurro subito dopo il match.
di Gianmarco Giugliano – Attesa incredibile per questa partita: il ritorno di Higuain , l’arrivo della squadra più odiata dai napoletani, la voglia di restare attaccati alla Roma in classifica, 50000 spettatori pronti a tifare sempre a favore della propria squadra senza mai offendere la città avversaria con cori beceri che non fanno parte della cultura partenopea. Il migliore attacco contro la migliore difesa; il “vero” 9 contro il “falso” 9 che però ha più gol del giocatore pagato 90 milioni.
Sarri deve fare a meno di Reina per problemi muscolari mentre Allegri preferisce non schierare Dybala e Cuadrado dal primo minuto per poi farlo scendere in campo dopo il pareggio del Napoli. Nel Napoli Strinic al posto di Ghoulam sulla fascia sinistra. Neppure il tempo di prendere le misure e la Juventus con un triangolo Kedira Pjanic si porta in vantaggio. Il Napoli aspetta 20’ per riprendersi: su un errore di chiellini, Mertens appoggia di petto per Hamsik che, però, spara a lato. Il Napoli ha il dominio della partita e del possesso palla ma l’attentissima difesa bianconera non da spazi per le iniziative degli uomini di Sarri. Ancora Hamsik, poi Mertens ed insigne si avvicinano alla rete senza, però, trovare lo spiraglio giusto.
Secondo tempo sulla stessa falsa riga del primo: Napoli che attacca e Juve che si difende. Ci provano insigne e Callejon al quale viene annullato un gol in fuorigioco. La difesa del Napoli non subisce e neppure soffre: Rafael è stato spettatore non pagante della partita. A mettere la cose a posto ed agguantare il meritato pareggio è Hamsik dopo un triangolo perfetto con Mertens. Esplode il San Paolo: ora il pubblico ci crede. Ci crede un po’meno il Napoli che non continua col possesso palla asfissiante e lascia un maggiore possesso alla Juve.
Nonostante questo è il Napoli che sfiora due volte il vantaggio con Mertens che colpisce il palo e con Callejon che di testa mette un pallone davanti alla porta con Buffon battuto, senza che nessuno dei partenopei si getti sul pallone. Alla fine il pareggio sta stretto al Napoli che ha giocato a pallone mentre la Juventus ha preferito puntare al contropiede senza peraltro riuscirci. I bianconeri hanno tirato una sola volta in porta e solo tre verso la porta; possesso palla con il 60% a favore del Napoli. Chi voleva fischiare Higuain è rimasto deluso: il centravanti non ha toccato neppure trenta palloni e tranne in una circostanza non è stato mai pericoloso.
Se la squadra più forte e rappresentativa d’Italia fa questo gioco ed è per 70 minuti in balìa del gioco avversario, allora si capisce perché il calcio italiano non attrae investitori e soprattutto grandi calciatori. Difesa e contropiede possono essere comprensibili per l’Atletico Madrid che ha due squadre fortissime davanti come Real e Barcellona. Dopo la partita di stasera si elogera’ la difesa juventina senza capire che così facendo, esaltando le qualità del “non prenderle” non si fa un favore al movimento calcistico italiano. I dati della Juve al San Paolo a fine partita sono stati gli stessi del Palermo e questo, ripeto, deve essere rimarcato.
Nel Napoli bene Hamsik ed Insigne; prove oltre la sufficienza per i due centrali Albino e Koulibaly, per Allan e Jorginho. Come già detto, Rafael senza voto. Ottima la direzione di Orsato. Dopo la gara di stasera la Juve ha 6 punti di vantaggio sulla Roma mentre il Napoli ha quattro punti di ritardo dai giallorossi. Mercoledì Napoli e Juventus si incrociano di nuovo in coppa: i partenopei dovranno recuperare due gol per riuscire a passare il turno.
Un ultimo commento lo merita il pubblico di Napoli: Civile e di esempio. Ancora una volta la città dimostra di essere mille volte migliore di come viene dipinta: la vittoria, oggi, va a loro…