giovedì, Aprile 18, 2024

La fine di un’epoca, dopo 37 anni si rompe il gemellaggio Napoli-Genoa

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Con una lunga lettera i tifosi azzurri comunicano la rottura del gemellaggio Napoli-Genoa: trai motivi principali il comportamento dei sostenitori rossoblu dopo l’agguato subito prima della gara contro l’Inter.

Gemellaggio Napoli-Genoa | Con una lunga lettera, gli ultrà del Napoli appartenenti alle curve A e B, hanno comunicato ufficialmente la rottura del gemellaggio con i tifosi del Genoa. Un’amicizia, anzi, un senso di fratellanza che andava avanti da 37 anni, ma che già nella sfida di andata aveva lasciato trasparire qualche crepa. “Diffondiamo questo comunicato, soltanto quando la tifoseria ospite domenica al San Paolo avrà fatto ritorno a Genoa. Dopo mesi di lunghi e assordanti silenzi, un rapporto caratterizzato negli anni da colori intensi, sbiadisce in una monocromatica domenica di aprile. Sarebbe lungo ed inutile annoverare tutte le cause che hanno portato alla fine il rapporto stesso mal curato nel tempo e affidato esclusivamente ad amicizie personali, longeve vero, ma non trasferite ad un livello di gruppi ultras così come converrebbe”.

Il testo del messaggio

Sui motivi della rottura, che, secondo i tufosi napoletani sarebbe stata nell’aria da tempo, ma il caso Belardinelli e la solidarietà mostrata dai rossoblu al popolo interista che da quella sera sempre più continua con attacchi al popolo azzurro, è stata forse la classica goccia in grado di far traboccare il vaso. “Tante sono le soluzioni che con il tempo sono scivolate un po’ di mano, tra le tante questa improvvisa quanto persistente solidarietà verso una tifoseria che ci ha teso un vile agguato (tra l’altro riuscito male) senza nemmeno farsi carico di chiedere come stessero i ragazzi gemellati coinvolti negli scontri. Non condividiamo questa linea di tendere mani ed abbracciare compagini nemiche colpevoli di aver tolto la vita a dei nostri fratelli di viaggio. La nostra coerenza ci impone di restare così come siamo sempre stati, solidali certo, ma senza mai oltrepassare quella linea sottile di confine. Senza sfociare in uno stucchevole buonismo che non onora il nostro essere. Abbiamo avuto cura di restituire in casa la stessa indifferenza ricevuta nel match di andata, poiché non ci sarebbe piaciuto fare i gradassi al San Paolo”.

“Al di là di ogni singolo perplessità – conclude il comunicato-, gli ultras di Napoli delle due curve comunicano ufficialmente rotto il vecchio rapporto con i genoani in piedi da anni. Consci delle amicizie personali costruite da singole persone negli anni tra le due città, ribadiamo che la sopracitata decisione riguarda esclusivamente noi Ultras, non ricadendo mai su tutto il resto. Con un grosso dispiacere nell’animo di ognuno di noi, il nostro essere fieri e coerenti ci ha imposto questa scelta oramai non più rimandabile”.

La fine di un'epoca, dopo 37 anni si rompe il gemellaggio Napoli-Genoa

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