sabato, Aprile 20, 2024

Insigne illude il Napoli ma il Real rimonta e vince 3-1

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Al Santiago Bernabeu davanti a 60.000 tifosi di cui 10.000 napoletani, finalmente si gioca la partita più attesa degli ultimi trenta anni. Un ottavo di finale proibitivo sulla carta subito dopo il sorteggio: campioni d’Europa, del mondo e con il pallone d’oro Ronaldo. Roba da far tremare le gambe ai tifosi, figuriamoci ai giocatori.

di Gianmarco Giugliano – I napoletani al Bernabeu fanno subito sentire la loro presenza fischiando l’ingresso in campo dei blancos al momento del riscaldamento: l’attesa è tremenda ma i diecimila partenopei sono prontissimi: l’urlo “champions” è fortissimo anche a Madrid.

Bastano 20 secondi per far capire la pericolosità del Real: Benzema tira a colpo sicuro ma Reina devia col pugno. Napoli timoroso ma era preventivabile. Molti, prima di questa partita, avevano detto che i primi dieci minuti sarebbero stati fondamentali; ma mentre il Real costringeva sulla difensiva il Napoli, Hamsik, all’8’ lanciava Insigne centralmente. Il folletto di Frattamaggiore, con coraggio, dopo aver visto Navas fuori porta, colpiva con un tiro preciso a giro sul palo. Incredibile! Il Napoli è un vantaggio al Bernabeu con una azione degna delle migliori geometrie sarriane.

Potrebbe essere il colpo che libera psicologicamente il Napoli ma il Real, inutile ricordarlo, ha l’esperienza giusta per mettere alle corde un Napoli che, in molti tratti del primo tempo, non riesce a mettere insieme più di tre passaggi consecutivi. Così su un cross di Carvajal, Benzema colpisce di testa e batte Reina. Il resto del primo tempo è un monologo del Real con un Napoli è solo fortunato a non passare in svantaggio.

Il dubbio del secondo tempo è amletico: essere o non essere? Il Napoli scende in campo nella ripresa deciso a fare più possesso palla ma è proprio questa maggiore spregiudicatezza che permette al Real in appena dieci minuti di passare dall’ 1-1 al 3-1 con i gol di Kroos e di Casemiro ( seconda rete in oltre 70 giocate). Kroos sfrutta un assist di Ronaldo favorito da una scriteriata scivolata sul portoghese di Koulibaly che lascia al pallone d’oro tutto il tempo per decidere a chi passare il pallone. Il 3-1 di Casemiro è  una prodezza balistica che resterà tra le più belle della Champions di quest’anno.

Sarri decide di lanciare nella mischia prima Allan al posto di Zielinsky (impalpabile la sua priva) e poi Milik al rientro al posto di Hamsik schierando la squadra col 4 2 3 1. Sui piedi di Mertens la palla del 3-2 e sui piedi di Marcelo quella del 4-1. La partita finisce sul 3-1 lasciando qualche speranza per la partita di ritorno.

real-madrid-napoli-Analizzando la partita, oltre a rimarcare la differenza tecnica che ha permesso al Real di non soffrire il pressing del Napoli, non si può non sottolineare i tanti errori in fase di costruzione da parte degli uomini di Sarri. Lo stesso allenatore ha rimarcato questa problematica negli spogliatoi del Santiago Bernabeu.

Probabilmente poteva essere sfruttato meglio Callejon, pericolosissimo nelle uniche tre occasioni d’attacco mentre è  risultato poco decisivo in copertura su un ottimo Marcelo che ha dominato la fascia destra soprattutto in fase offensiva. Mertens, inesistente nel primo tempo, ha avuto due buone occasioni nella ripresa; inconsistente il supporto sulle fasce di Hysaj e Ghoulam. In difesa molte indecisioni da parte di Koulibaly mentre Diawara è sembrato sicuro ed abbastanza ordinato. Nel Real, la classe di Kroos, Modric, Casemiro e Marcelo, ha fatto la differenza mentre Ronaldo non è  sembrato nelle migliori condizioni.

Faranno, infine, discutere le parole di De Laurentiis a fine partita sull’utilizzo della rosa: è  sembrato un attacco a Sarri ed alle sue scelte. Dispiace dirlo ma il Napoli non ha bisogno di queste polemiche inutili soprattutto dopo aver giocato in casa del Real Madrid. Sarri è l’oro del Napoli: metterlo in discussione significa, probabilmente, non capire molto di calcio.

Sarà difficilissimo ribaltare il risultato al San Paolo ma la curiosità di vedere un Napoli più sciolto e libero da paure è forte. Non tutto è perduto: basterà passare in vantaggio per far tremare anche i campioni del mondo. Sarà una bolgia il San Paolo e, forse, con un pizzico di attenzione in più  (90 palloni persi stasera di cui moltissimi nella propria metà campo) si potrà vedere una partita diversa, senza dimenticarsi che l’avversario è sempre il Real Madrid campione d’Europa e del mondo.

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