venerdì, Marzo 29, 2024

Calcio Napoli, conti a posto e futuro roseo

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

In una intervista, il direttore di Sporteconomy Marcel Vulpis, spiega i grandi risultati della società partenopea

 

Tuttosport riporta l’intervista a Marcel Vulpis.

Il direttore fa un bilancio dei risultati economici del Calcio Napoli e ne tesse le lodi.

In un mondo calcistico in cui i debiti verso le banche, per alcuni club, sono altissimi, il Calcio Napoli diventa un esempio di oculatezza e visione prospettica.

“La storia dei bilanci del Napoli, tra l’altro, lascia ben sperare per le prossime stagioni dei partenopei. Anche in caso di conti in negativo per 15 milioni di euro (attesi nel prossimo bilancio), come già anticipato ai media dal presidente Aurelio De Laurentiis, la struttura economico-finanziaria del club è più che solida. Tra il 2014 e il 2017, solo due esercizi contabili hanno presentato un segno negativo: -13,07 milioni nel 2015 e -3,21 milioni nell’anno successivo (2016). Il 2014, invece, si è chiuso con un utile di 20,21 milioni e i 66,6 milioni dell’ultimo bilancio (2017) sono un tesoretto importante per provare, ulteriormente, a crescere sul mercato domestico e in Europa.   Forte attenzione deve essere data al fatturato netto, vero punto di riferimento di tutti gli analisti internazionali (ancor più del valore della produzione aziendale), del quale fanno parte i ricavi da competizioni europee al netto delle plusvalenze di mercato.  
In una sola stagione (dal 30 giugno 2016 allo stesso periodo del 2017), il Napoli è passato da un risultato di 144,68 milioni ad oltre 201,09 milioni. Ad esplodere sono state soprattutto le entrate da diritti televisivi, collegate alla partecipazione in Champions League: da poco più di 94 milioni al risultato record di 142,59 milioni. Da soli valgono quasi quanto l’intero fatturato netto al 30 giugno 2016 (144,68 milioni). Un obiettivo economico mai raggiunto dal club campano, termometro di una crescita di interesse a livello continentale.  Positivi anche i ricavi commerciali per 32,30 milioni, rispetto alla media di oltre 29 milioni registrata nell’ultimo triennio”.

A proposito del fair play finanziario, Vulpis afferma:

Il club si è sempre mosso nel rispetto dei principi del fair play finanziario: da un lato oggi il club può vantare l’assenza del debito bancario (un elemento riscontrabile soltanto nel bilancio del Napoli), dall’altro il positivo rapporto “costo del personale/fatturato netto”. Per l’Uefa non dovrebbe mai superare il tetto del 70%, nel caso della società campana solo nel bilancio 2015 si è arrivati vicini a questo dato di rischio, senza superarlo (67,7%), ma già nel 2016 è sceso al 59,5%, fino al risultato record dell’esercizio 2017 in area 50,5%”.  

Sembrano numeri inutili ma non lo sono: la continuità dei risultati sul campo dipende moltissimo dalla tenuta societaria ed è un dato di fatto che i giocatori non solo vengono volentieri a giocare a Napoli ma quando vanno via lo fanno con grande rammarico.

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