martedì, Aprile 16, 2024

Calcio Napoli, azzurri sfortunatissimi: fuori dalla Champions per colpa di un gol

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

A Liverpool finisce 1-0 per i reds. Azzurri a pari punti ma fuori per i gol fatti nel girone

 

L’incubo si è avverato: perdere per 1-0, aver giocato alla pari con corazzate del livello di Liverpool e PSG, aver perso una sola partita, l’ultima ed uscire per un miserissimo gol di differenza nel girone. Assurdo!

Ancelotti conferma anche ad Anfield la formazione “titolare” in Champions affidando la porta ad Ospina; Albiol e Koulibaly centrali difensivi con Maksimovic sulla destra e Mario Rui sulla sinistra. A centrocampo Hamsik ed Allan centrali con Fabian Ruiz e Callejon sulle fasce. Insigne e Mertens in attacco.

Ci si aspetta una partenza sprint degli inglesi ma il Calcio Napoli ribatte colpo su colpo e cerca di rendersi pericoloso in contropiede. La partita, nonostante uno sterile predominio del campo inglese fila avanti senza tiri in porta pericolosi.

Al 34’ ci pensa Salah a sbloccare l’equilibrio.

Sfrutta un corpo a colpo con Mario Rui che, colpevolmente si lascia superare, punta Koulibaly che invece di portarlo verso il fondo, abbocca lla finta e lo lascia solo contro Ospina. Tiro debole che passa sotto le gambe del portire azzurro. Tre errori della difesa: diventa normale subire , così, un gol.

Nella ripresa, col passare dei minuti, il Calcio Napoli cerca di spingersi in avanti con più insistenza lasciando praterie enormi ai velocisti del Liverpool. Saranno almeno quattro i gol divorati dagli inglesi ma il Calcio Napoli doveva segnare almeno un gol.

Ancelotti inserisce Zielinsky per Fabian Ruiz, Milik per Mertens e Ghoulam per Mario Rui in difficoltà per tutta la gare contro Salah.

Hamsik a centrocampo è divorato, spesso, dal pressing degli avversari e sbaglia molti appoggi migliorando nella seconda parte della ripresa. Allan lotta ma non fa la differenza, Mario Rui, come detto, soffre la mossa di Klopp che libera Salah dalla morsa asfissiante di Koulibaly per mettrlo sulla fascia contro il portoghese.

Insigne e Mertens cercano di velocizzare le azioni con tocchi rapidi ma non si rendono mai veramente pericolosi.

Il pressing disperato del Calcio Napoli produce due clamorose occasioni: Prima Callejon servito da Insigne, a tu per tu con Allison, calcia alto da posizione favorevolissima. A due minuti dal termine l’occasione più clamorosa: Milik stoppa in area e calcia benissimo verso la porta inglese ma Allison compie un miracolo.

Finisce 1-0 e la beffa si consuma nella maniera più dolorosa.

A rimandare indietro il film del girone ci si rende conto che è mancato davvero poco: un gol (che sarebbe stato meritatissimo) a Belgrado; il gol subito al 93’ a Parigi; il gol subito contro la Stella Rossa al San Paolo sul 3-0 e la super parata di Allison al 92’ minuto.

Incredibile come a questa squadra vada tutto storto: i ragazzi in maglia azzurra meriterebbero molto di più rispetto a quello che seminano: lo scorso anno, pur meritando la vittoria del campionato, il “palazzo” decide che doveva continuare a vincere la Juventus trasformando il VAR in un’arma letale a favore dei bianconeri; quest’anno dopo un sorteggio sfortunatissimo, si arriva al 92’ vicinissimi ad una qualificazione che i ragazzi avrebbero meritato ampiamente. È incredibile come la sfortuna si possa accanire contro questa squadra; è incredibile che il Napoli di Maradona trovò sulla sua strada forse la più grande squadra dell’ultimo secolo (il Milan di Sacchi e Capello); è incredibile come, oggi, si ritrovi una Juventus che stravince da 7 anni consecutivi, cosa che non era mai accaduta nel campionato italiano; è incredibile come uno strumento tecnologico come il VAR venga umiliato da un protocollo mutato dopo il girone d’andata ad esclusivo vantaggio di una sola squadra.

Onore ai ragazzi azzurri: la sorte ha un debito enorme verso di voi. Questa eliminazione è ingiusta, immeritata se si considerano le prestazioni.

Si va in Europa League con la consapevolezza che si può arrivare fino in fondo.

La Champions è stata un bel sogno e, come ha detto Ancelotti: “è mancata la ciliegina sulla torta…”

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