sabato, Aprile 20, 2024

Barcellona-Napoli 4-0: ultima amichevole amarissima per gli azzurri

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

Calcio Napoli: Tutti i gol nel primo quarto della ripresa. Buon primo tempo di contenimento ma secondo tempo da dimenticare in fretta.

Le amichevoli estive del Calcio Napoli non servono per i punti e, quindi, i risultati, al massimo servono per fare “morale”. Così è stato contro Liverpool e Marsiglia e lo stesso vale per la partita di ieri.

Indicazioni: questa deve essere la parola “chiave” nel vedere una partita estiva soprattutto se si affronta una delle squadre più forti del mondo.

Incontrare, poi, due volte in tre giorni il Barcellona rischia di diventare pericolosissimo, e così è stato.Barcellona-Napoli 4-0: ultima amichevole amarissima per gli azzurri

Ancelotti, per necessità e per evidenti carichi di lavoro schiera così la squadra nell’amichevole al Michigan Stadium di Ann Arbor, il secondo stadio più grande al mondo capace di ospitare quasi 110.000 spettatori: Meret, Manolas, Chiriches, Hysaj, Ghoulam, Allan, Fabian Ruiz, Elmas, Callejon, Verdi e Mertens.

Attacco privo di Milik (affaticamento muscolare), Insigne, Younes e, nel primo tempo, si nota tutta la differenza rispetto alla prima amichevole con i blaugrana: nonostante una ottima fase difensiva che contrapponeva al possesso palla avversario una ottima disposizione in campo, chiusura degli spazi e aggressività sul portatore di palla, le difficoltà diventavano evidenti nelle ripartenze.

Verdi non è mai entrato in partita, Elmas (schierato sulla sinistra) è apparso spaesato, Callejon era chiamato più a contenere che ad offendere mentre a Mertens non si può chiedere, per struttura fisica e caratteristiche tecniche, di tenere palla e far salire la squadra.

Il possesso palla del Barcellona, supportato dalla tecnica sopraffina di tutti gli elementi della rosa, e impreziosito dalla capacità di superare l’avversario nell’uno contro uno di molti elementi, ha costretto il Calcio Napoli a difendersi.

Difesa che, nei primi 45′ è stata, come detto attenta e precisa. Benissimo Manolas che, oltre all’esperienza mette in campo quella dose di giusta cattiveria sportiva indispensabile; a centrocampo non è dispiaciuto Allan (alla prima uscita dopo la pausa estiva): il brasiliano, indietro nella condizione fisica, è riuscito a pressare gli avversari con efficacia e intensità pur mancando (ma non sono le sue caratteristiche) nella fase di costruzione dell’azione.

Nel Calcio Napoli, invece, in difficoltà Elmas schierato in una posizione non sua ed in molti tratti Fabian Ruiz mentre Callejon è costretto ad aiutare Hysaj, finchè ce la fa, nella zona di Griezmann.

Poco incisivo Ghoulam sulla sinistra mentre Chiriches centrale ha disputato una buona partita.

Poche le occasioni nel primo tempo grazie, appunto, alla attentissima fase difensiva del Calcio Napoli. L’occasione migliore capita proprio agli azzurri che al 45′ sprecano con Fabian Ruiz, solo davanti alla porta, l’occasione del vantaggio.

In due partite Mertens, Milik e Fabian Ruiz hanno fallito occasioni davvero clamorose.

La ripresa è condizionata dai cambi e dalle prime due reti del Barcellona in evidentissimo fuorigioco (in assenza del VAR, gli arbitri non hanno visto).

Luperto al posto di Chiriches è stato bersagliato per tutti i 45′ da Dembelè e Suarez rimediando una pessima prestazione; Mario Rui al posto di Ghoulam ha cercato di proporsi in fase offensiva lasciando scopertissima la difesa; Insigne è entrato ma nessuno se n’è accorto tranne che per il solito lancio a cercare Callejon; Di Lorenzo ingiudicabile come del resto Gaetano. Zielinsky si è fatto trasportare dal vortice negativo di tutta la squadra senza, però, dare il minimo contributo.

I gol tutti nel primo quarto della ripresa: al 48′ ed al 58′ Suarez; al 56′ Griezmann ed al 63′ Dembelè.

 La ripresa è stata un monologo del Barcellona.

Ancelotti si è dichiarato soddisfatto dei primi 45′ mentre la ripresa, a suo parere, è stata condizionata dal doppio errore arbitrale che ha permesso il doppio vantaggio.

Nel complesso delle due amichevoli, il Calcio Napoli ha tenuto testa ai più quotati avversari per tre tempi su quattro. Poi, in tre giorni e con carichi di preparazione intensi, bisogna schierare tutta la rosa che, a parità numerica di calciatori è evidentemente sbilanciata a favore degli spagnoli.

Bene, nell’insieme, il pressing sull’avversario non tanto per il recupero palla, che di fronte ai giocolieri balugrana è risultato difficilissimo, ma per la capacità di non perdere mai gli spazi ed i tempi per le possibili ripartenze avversarie.

Problemi, invece, in attacco.

Milik non è ancora in forma, Mertens appare troppo leggero per mantenere la squadra alta, Insigne vive di lampi ed a Callejon non si può chiedere di fare sia la fase offensiva che quella difensiva con la stessa efficacia. Se nella prima partita contro il Barcellona, il Calcio Napoli è riuscito ad essere pericolosissimo nelle ripartenze, è pur vero che la concretizzazione resta il problema principale.

Ben conoscono il problema De Laurentiis e Giuntoli che, nel frattempo, lavorano per regalare ad Ancelotti una o due nuove soluzioni. I nomi restano gli stessi ma, ormai, le amichevoli sono terminate chiunque vestirà la maglia del Calcio Napoli dovrà farlo con i tre punti in palio.

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