venerdì, Marzo 29, 2024

“M’illumino di meno”: a Palazzo Reale si salva un pino centenario

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Venerdì 11 marzo Palazzo Reale di Napoli aderisce all’iniziativa “M’illumino di meno”: “Pedalare, rinverdire, migliorare” l’obiettivo della diciottesima edizione. Nel Giardino Romantico salvato lo storico pino con le radici sommerse nell’asfalto.

In occasione della Giornata del Risparmio Energetico e degli stili di vita sostenibili, venerdì 11 marzo, Palazzo Reale di Napoli, aderisce con due iniziative al progetto M’illumino di meno, promosso dalla trasmissione Caterpillar di Rai Radio 2 e Rai per il Sociale.

Il tema della diciottesima edizione è Pedalare, rinverdire, migliorare, quindi, è stato previsto l’accesso all’Appartamento Storico con biglietto ridotto (euro 2,00) per tutti coloro che si presenteranno con un biglietto dei mezzi pubblici timbrato nel corso della giornata o con l’abbonamento, al fine di limitare l’uso delle auto.“M’illumino di meno”: a Palazzo Reale si salva un pino centenario Il secondo progetto “Aria al pino!”, risponde all’invito di rinverdire e, nel caso specifico, sono state liberate le radici di uno storico esemplare di Pino delle Canarie, all’interno del Giardino Romantico, letteralmente soffocate dall’asfalto con cui fu ricoperto il viale nel secondo dopoguerra.

L’albero alto circa 20 metri, importato e piantato nella seconda metà dell’Ottocento, infatti, è posto al centro del camminamento perché, durante la ristrutturazione del Giardino nel 1926, si decise di disegnare un percorso d’ingresso rettilineo che conducesse alla Biblioteca Nazionale.

È stata quindi rimossa una parte di asfalto per dare respiro all’apparato radicale per un raggio di circa 2 metri e l’albero è stato recintato in maniera provvisoria (per almeno 2/3 mesi), sostituendo l’asfalto con una miscela di lapillo, torba e terriccio, rifinito con una pacciamatura in corteccia che sarà sostituita successivamente con piantine di convallaria, una specie erbacea impiegata sotto chioma nei giardini ottocenteschi. L’intervento si inserisce in un progetto di conservazione e tutela dei giardini di Palazzo Reale realizzato e diretto dall’architetto paesaggista Marco Ferrari.

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