sabato, Aprile 20, 2024

Meteo Campania, le previsioni per l’estate 2021: ecco quando arriva il caldo

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Meteo Campania: nonostante tutto l’estate 2021 non è così lontana dal punto di vista previsionale, ecco cosa ci aspetta.

Meteo Campania | Si potrebbe pensare che l’estate sia ancora abbastanza lontana meteorologicamente parlando, ma, in realtà, non è proprio così. Come riporta ilmeteo.it, infatti, a livello previsionale è possibile sapere cosa ci aspetta tra qualche mese, soprattutto in considerazione dei passi da gigante che hanno fatto negli ultimi anni le proiezioni a lunghissimo termine e stagionali.

E una prima tendenza per la prossima estate, a quanto si apprende, lascia spazio a ben pochi dubbi e desta già qualche preoccupazione tra gli esperti. Sì perché l’avvio della stagione estiva potrebbe essere immediatamente rovente, un po’ come accadde nel 2003, probabilmente l’estate più bollente che si ricordi, quanto meno da quando si raccolgono i dati. Facciamo tuttavia il punto della situazione, cercando di analizzare tutti i dettagli di questa prima proiezione.

Come di consueto per poter tracciare una tendenza sul lungo periodo dobbiamo affidarci alle cosiddette mappe stagionali: un tentativo di predire, con largo anticipo, l’andamento meteorologico a grandi linee su vaste scale areali. In Europa leader del settore è il Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, ECMWF, con sede in Inghilterra, a Reading. Anche oggi queste mappe confermano l’ipotesi di un inizio di estate improntato al gran caldo.

Per il bimestre giugno-luglio le prime tendenze confermano anomalie termiche positive di ben +2°C, specie al Centro-Nord, rispetto alla media climatica di riferimento (ultimi 20 anni). Ma questo cosa significa? A prima vista 2 gradi di differenza potrebbero sembrare pochi tuttavia, da un punto di vista climatologico, si tratta di un valore piuttosto elevato, sicuramente un campanello d’allarme. Nella pratica questo potrebbe tradursi in 10/15 giorni in più rispetto al solito con temperature massime fin verso i 32°C su buona parte dell’Italia: insomma le classiche fiammate africane sempre più frequenti negli ultimi anni. Una soglia che come sappiamo, unita anche alla quantità di umidità presente nell’aria, fa la differenza tra il benessere e i primi segnali di disagio.

Con queste premesse, un’attenzione particolare andrà posta al rischio di fenomeni estremi: le cronache degli ultimi anni ci hanno abituati ad una vera e propria estremizzazione del clima, ormai anche alle nostre latitudini. Grandinate intense e forti temporali, i cosiddetti nubifragi, potrebbero infatti alternarsi alle incursioni roventi africane.

Ad oggi, è bene chiarirlo, non possiamo avere la certezza matematica che tutto ciò avvenga, ma tutti gli indizi portano dalla stessa parte, ovvero verso scenari da campanello d’allarme proposti dall’autorevolissimo Centro Europeo.

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