giovedì, Aprile 18, 2024

Marinella, un laboratorio sartoriale per le detenute di Pozzuoli

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Marinella: la celebre azienda produttrice di cravatte e il Ministero della Giustizia presenteranno domani i risultati del progetto di sartoria artigianale nella Casa Circondariale femminile di Pozzuoli.

di Luigi Maria Mormone – Una bella iniziativa sociale ha visto protagonista Marinella, che con le sue cravatte rappresenta una straordinaria eccellenza italiana nel mondo dell’abbigliamento. La celebre azienda e il Ministero della Giustizia hanno infatti promosso un progetto di sartoria artigianale nella Casa Circondariale femminile di Pozzuoli, volto al recupero delle detenute, che hanno così potuto cimentarsi in un laboratorio teso al confezionamento di cravatte destinate al Corpo di Polizia penitenziaria e di cadeaux istituzionali. Il Cavaliere Maurizio Marinella ha sostenuto tale progetto fornendo mobilio e macchinari per la realizzazione del laboratorio e mettendo a disposizione l’esperienza delle maestre artigiane che hanno periodicamente incontrato le detenute per permettere loro di portare a termine il lavoro.Marinella, un laboratorio sartoriale per le detenute di Pozzuoli I risultati del laboratorio (sostenuto anche dall’assessora regionale alla Formazione, Chiara Marciani, e dal presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli, Enzo Moretta) saranno presentati domani pomeriggio (ore 15) presso l’istituto penitenziario di Pozzuoli, alla presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando, del Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo e dello stesso Marinella, che a “Il Mattino” ha espresso tutto il suo orgoglio per questo progetto sociale: “Siamo orgogliosi – ha spiegato Marinella – di essere pionieri, assieme al ministro della Giustizia, della sperimentazione di un modello innovativo di formazione artigianale e reinserimento sociale alla cui visione ho subito aderito, grazie al presidente Santi Consolo e al DAP. Stiamo lavorando da mesi con entusiasmo e senso civico. Inoltre – ha aggiunto – sono onorato di poter contribuire con il nostro design alla realizzazione delle cravatte istituzionali destinate alla Polizia Penitenziaria”.

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