Un gruppo di astrofisici della Northwestern University sono riusciti a risalire, grazie ai calcoli di un computer, all’origine degli atomi di cui è fatta la Via Lattea. Il progetto si chiama Fire (Feedback in realistic environments) e i risultati sono stati sorprendenti.
di Maria Sordino – Una storia degna dei migliori film di fantascienza. Un team internazionale, coordinato da Claude-André Faucher-Giguère, della Northwestern University, grazie all’aiuto di un computer, ha simulato l’ambiente intergalattico, ricreando uno scenario virtuale che ha rivelato risultati sorprendenti: le galassie, compresa la nostra Via Lattea, si sono accresciute grazie all’apporto di materiali provenienti dalle galassie vicine. Gran parte del materiale che le forma, quindi, proviene nel nostro caso soprattutto dalla grande e dalla piccola Nube di Magellano, le più vicine a noi, ma distanti comunque 160.000 e 200.000 anni luce.
Ma cosa significa tutto questo per noi?
I miliardi di miliardi di atomi che compongono l’azoto nel nostro Dna, il calcio nei nostri denti, il ferro nel nostro sangue, sono materia intergalattica che ha percorso centinaia di migliaia di anni luce e infine si è riunita, compressa dalla sua stessa gravità, a formare la vita e il nostro sistema solare così come lo conosciamo.
Articolo pubblicato il: 31 Luglio 2017 11:29