venerdì, Aprile 19, 2024

Litio carbonato: Dopo 70 anni è ancora il farmaco più usato per i disturbi dell’umore

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Patrizia Zinno
Patrizia Zinnohttps://www.2anews.it
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.

Il libro ‘Lithium’ celebra la scoperta dello psichiatra Cade del disturbo bipolare. Il litio carbonato è ancora una delle terapie più efficaci per curare i disturbi dell’umore.

Compie 70 anni la scoperta del litio per la cura di disturbi psichiatrici. A dimostrarne per la prima volta l’efficacia, nel 1949, fu John Cade, psichiatra australiano che iniziò a studiarlo durante la prigionia.

Oggi litio è usato da milioni di persone in tutto il mondo ed è il trattamento standard per i disordini bipolari. A ripercorre la storia di una “scoperta epocale” è “Lithium“, un libro dello psichiatra americano Walter Brown (Liveright Publishing, 2019), recensito su Nature Online.Litio carbonato: Dopo 70 anni è ancora il farmaco più usato per i disturbi dell'umore

L’inizio delle ricerche di Cade risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando, durante la detenzione nel campo di prigionia giapponese di Changi a Singapore, iniziò a notare il legame tra alcune carenze alimentari e malattie nei suoi compagni prigionieri.

Durante la loro degenza in ospedale scoprì che il carbonato di litio tendeva a calmare le cavie quando erano irrequiete e durante una sperimentazione prima sulla sua persona, incomincio a sperimentarlo su una decina di persone.

Nel 1849 le sue ricerche furono pubblicate nel Medical Journal of Australia e solo più tardi  uno psichiatra danese, Mogens Schou stabilì senza alcun dubbio, che il litio era efficace per la maggior parte delle persone con disturbo bipolare, incluso il fratello dello stesso Schou. Oggi il farmaco aiuta a stabilizzare con successo, l’umore  di milioni di persone che presentano  disturbo bipolare, problema che colpisce un individuo su 100.

Vediamo insieme le condizioni del disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è anche conosciuto come malattia o psicosi maniaco depressiva, una delle principali cause di disabilità nel mondo, una malattia mentale che colpisce circa 1 milione di persone solo in Italia nella fascia d’età tra i 15 e 44 anni, con pesanti ripercussioni sulla vita familiare e lavorativa dei pazienti, caratterizzato da oscillazioni insolite del tono dell’umore.Litio carbonato: Dopo 70 anni è ancora il farmaco più usato per i disturbi dell'umore

Si manifesta con un umore disforico, labilità emotiva,  irritabilità ed atteggiamenti di intolleranza, impulsività ed aggressività.  La persona che ne è affetta alterna fasi depressive con umore molto basso unite, tristezza e disturbi del pensiero a fasi maniacali di euforia, eccitamento ed  umore elevato, caratterizzate da eccessivo ottimismo, energia ed iperattività da perdere il controllo.

Ci sono anche casi che la persona bipolare può avere solo episodi di mania o solo episodi di depressione alternati a periodi di normalità dell’umore. Sul piano somatico e neurovegetativo sono caratteristici il senso di benessere fisico, la ridotta sensibilità al caldo e al freddo, agli stimoli dolorosi, che si riflette in un’apparente instancabilità, il ridotto bisogno di sonno,  fino all’insonnia e accentuazione della libido.

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