venerdì, Marzo 29, 2024

La Lega annuncia la festa ma sbaglia la piazza

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Campagna, ospiterà la convention regionale della Lega. Ma perché Salvini ha scelto una città premiata per gli «elevati sentimenti di solidarietà e fratellanza umana»?

di Nico Pirozzi – Dunque è proprio vero: Campagna, il Comune alle falde dei monti Picentini, ospiterà – salvo disdetta dell’ultim’ora – la convention regionale della Lega. Ma perché un movimento dichiaratamente xenofobo, come quello di Salvini, ha scelto una città medaglia d’oro per gli ««elevati sentimenti di solidarietà e fratellanza umana» per celebrare la propria festa regionale?

Ignoranza o semplice provocazione? Cosa c’entra Campagna con la Lega? Se le assonanze sono tutte da dimostrare, le diversità sono più che palesi.

Cominciano col dire che Campagna non ha mai eretto muri, anche quando, quasi ottant’anni fa, Mussolini e i suoi accoliti la scelsero come località di internamento per centinaia di ebrei.

Fu allora che la popolazione di Campagna «sfidando i divieti e le minacce di punizione e rappresaglie e dando testimonianza di elevati sentimenti di solidarietà e fratellanza umana, si adoperò per alleviare le sofferenze, dare ospitalità e, talvolta, favorire la fuga degli ebrei internati nel campo di concentramento ubicato in quel Comune».

Queste cose non le dico io, ma la motivazione che sottende alla medaglia d’oro che, nel settembre 2006, l’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appuntò al gonfalone di Campagna.

Che non fu un semplice atto formale, bensì un tardivo riconoscimento al coraggio e all’umanità di un paese di contadini, lo testimoniano una gran mole di documenti e, soprattutto, i racconti degli ebrei passati per i due campi di internamento di Campagna.

La Lega annuncia la festa ma sbaglia la piazza

E la Lega? E Salvini? Non va certo dimenticato che uno dei primi atti del Governo di cui è vicepresidente il leader leghista è stato quello di chiudere i porti alle migliaia di naufraghi in fuga dalla fame e dalle guerre, giungendo a mettere in quarantena una nave della stessa Marina Militare Italiana che si era permessa di salvare delle persone che rischiavano di annegare.

Questo, per non parlare dell’aperto sostegno alle politiche di Viktor Orban, il più razzista tra i leader politici europei, della dichiarata vicinanza al Front National di Marine Le Pen e ad altri movimenti della galassia razzista e antisemita del Vecchio continente.

Come quindi possono conciliare il nome di Campagna, paradigma della solidarietà tra i popoli, e quello della Lega, plastico esempio di egoismo, intolleranza e indifferenza?

Potreste mai immaginare una convention della Legione Straniera moderata da un obiettore di coscienza? L’Avis che sostituisce il loghetto della gocciolina di sangue con il canino di Dracula? Una riunione di cacciatori il cui ospite d’onore è Michela Brambilla?

Lo stesso è per Campagna, la cui storia, le cui tradizioni di ospitalità e solidarietà non possono e non devono essere profanate da una convention leghista, anche se mascherata con il nome di festa.

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