giovedì, Marzo 28, 2024

Kinder, polemiche sui presunti “ovetti razzisti”: la Ferrero chiede scusa

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Kinder: una sorpresa contenuta negli ovetti di cioccolato (che secondo molti consumatori sarebbe razzista) è finita nell’occhio del ciclone.

Singolare caso riguardante gli ovetti di cioccolato della Kinder, nei quali sta circolando una sorpresa che a molti utenti dei social appare razzista. La polemica non è nata negli USA, dove da qualche tempo gli ovetti vengono venduti senza le sorprese al loro interno, ma è destinata a far discutere soprattutto in America.

La sorpresa “incriminata” è un pupazzetto in plastica a forma di ovetto Kinder, il quale ha però due “particolarità” che hanno a che fare con gli Stati Uniti, notate però solo nel resto del mondo (dove l’ovetto contiene al suo interno la sorpresa).

Il primo dettaglio riguarda tre palloncini, ognuno dei quali riporta la lettera K. KKK, negli Stati Uniti come in tutto il mondo, è l’abbreviazione del Ku Klux Klan, la violenta organizzazione di suprematisti bianchi che ha contraddistinto buona parte di storia americana. Kinder, polemiche sui presunti “ovetti razzisti”: la Ferrero chiede scusa Il secondo particolare è il vistoso ciuffo biondo del pupazzetto, che potrebbe ricordare la chioma del presidente americano, Donald Trump. Da un lato c’è chi accusa la Kinder di aver distribuito un prodotto che istiga al razzismo, dall’altro chi parla di un messaggio subliminale proprio Trump.

Comunicato della Kinder: “Ci scusiamo con chi si è sentito offeso”

Sta di fatto che la Ferrero ha dovuto diramare un comunicato di scuse: “Nel disegno iniziale -si legge nella nota- il giochino aveva un solo palloncino con la lettera K. Gli altri due sono stati aggiunti per rendere la struttura complessiva più robusta e stabile, dal momento che la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti sono molto importanti. Non volevamo assolutamente fare alcun riferimento al Ku Klux Klan e ci scusiamo davvero con chi si è sentito offeso.

Il pupazzetto in questione era in edizione limitata in quanto prodotto in occasione del cinquantesimo anniversario di Kinder, abbiamo già interrotto la produzione e tramite il servizio clienti è possibile cambiare quelli già trovati negli ovetti con altri giochini a scelta”.

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