giovedì, Aprile 25, 2024

Incubo dissesto, de Magistris parla di “meteorite” sul Comune di Napoli

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Luigi de Magistris contesta la decisione della Corte dei Conti e spera in un aiuto del Governo per scongiurare l’incubo dissesto.

Situazione difficilissima per il Comune di Napoli, dopo le decisioni delle Sezioni riunite della Corte dei Conti che hanno bocciato il bilancio 2016: c’è il rischio dissesto. Al centro del problema c’è il debito con il Cr8, 114 milioni in totale (con annessi interessi), che arriva dal 1981, quindi non ascrivibile all’amministrazione di Luigi de Magistris. La colpa, secondo la Procura regionale della Corte dei Conti prima, e per le Sezioni riunite dopo (alle quali si è rivolto il Comune con il ricorso rigettato), è quella di non aver inserito quel debito nel bilancio 2016, violando il saldo di finanza pubblica di quell’anno. Il primo cittadino partenopeo ritiene la sentenza comunque ingiusta (parlando addirittura di “un meteorite lanciato contro di noi”), anche se inappellabile.Comune di Napoli, oltre mille assunzioni nel triennio 2018-2020Considero la decisione delle Sezioni riunite un errore. È giuridicamente infondata e produce una profonda ingiustizia sociale che ricade sulla nostra città, ma posso rassicurare tutti che Napoli non andrà in dissesto”, queste le parole di de Magistris (riportate da Il Mattino). Però, con la decurtazione di cento milioni dallo Stato, la rata per il nuovo Piano di rientro da pagare che ammonta a 90 milioni l’anno per quindici anni, e la cassa pignorata sempre per la questione Cr8, a rischio ci sono i servizi primari, dai trasporti al welfare. La situazione potrebbe farsi davvero complessa, con le tasse al massimo previsto dalla legge, servizi cancellati, personale licenziato e patrimonio immobiliare venduto (con alcuni beni tra l’altro già messi all’asta). Altro brutto segnale sono state le dimissioni dell’ad di Anm, Ciro Maglione. Il sindaco confida, da un lato, nell’intervento del Governo in carica presieduto da Paolo Gentiloni (con cui è già aperto un tavolo sulla questione), e dall’altro nel nuovo Parlamento, con la speranza di trovare come interlocutore il Movimento 5 Stelle. Palazzo San Giacomo, dopo averlo già fatto a febbraio, è anche pronto a manifestare a Roma per far valere le proprie ragioni. Sta di fatto che questo è certamente il momento più difficile per Luigi de Magistris dal 2011, ovvero da quando è stato eletto sindaco di Napoli per la prima volta.

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