Il probiotico di latte fermentato, che si trova nel banco frigo del supermercato è un ottimo antiossidante per l’intestino. Tutto ciò, grazie a un batterio ‘buono’, il Lactobacillus casei Shirota, scoperto negli anni Trenta da Minoru Shirota, un microbiologo dell’Università di Kyoto.
Questa ricerca ha firme tutte italiane: infatti, lo studio è stato realizzato dall’Università di Teramo e dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
“La novità è l’effetto antiossidante ed antinfiammatorio del Lactobacillus casei Shirota, del quale già era stato notato il suo importante effetto- hanno spiegato Mauro Serafini, docente di nutrizione umana dell’Università di Teramo e Fabio Nobili, ricercatore del Crea
Infatti probiotico dal greco “pro-bios” vuol dire a favore della vita e rappresenta un valido aiuto per rafforzare le cellule del sistema immunitario, che si formano nell’intestino.
I lactobacillus e bifidus si trovano nei latticini fermentati, nello yogurt intero bianco, kefir e nelle verdure fermentate, fermenticcon i quali si possono ottenere effetti paragonabili a quelli di un vero farmaco.
Quindi il colon è un ecosistema microbiotico straordinario, che è responsabile della digestione del cibo ma anche di altre funzioni.
Un ambiente che vive in un perfetto equilibrio, ma appena ne viene disturbato, allora compaiono fastidi quali, troppa acidità, gonfiore, diarrea, stitichezza e crampi, segnali dell’infiammazione in corso.
Un equilibrio disturbato che può essere rettificato solo grazie a batteri lattici probiotici ”amici”, chiamati anche probiotici, che producono vitamina K e Vitamina B12, aiutano la digestione e la peristalsi intestinale e migliorano l’afflusso di sangue.
Molti studi mettono in risalto che l’alimentazione e l’età sono gli elementi di maggiore influenza sui vari batteri presenti nella microflora intestinale. Mangiando poca fibra, i batteri probiotici possono scomparire totalmente e questo può portare alla crescita di elementi patogeni e tossine.
Uno dei prebiotici più utili è la inulina, presente nella cicoria e nei carciofi.
Articolo pubblicato il: 17 Giugno 2018 9:00